Dal Presidente del Consiglio comunale Luca Milani riceviamo un intervento in cui spiega la decisione di mantenere in permanenza la bandiera della pace nel Salone de’ Dugento che in queste ore sta provocando un forte dibattito nella politica fiorentina
“All’indomani dell’inizio della guerra in Ucraina, abbiamo scelto di esporre la bandiera della Pace nel Salone de’Dugento, sede del Consiglio comunale. Il messaggio era, ed è, chiaro: Firenze non sarà mai dalla parte di chi impugna le armi per affermare le proprie ragioni. Firenze è città di pace e dialogo.
Pace vuol dire non solo far tacere le armi ma ricerca e perseguimento della verità, della giustizia, della solidarietà e della libertà. Quando nel mondo deperiscono questi valori fondamentali dell’uomo si arriva all’uso della violenza e della forza. Questi valori non nascono da soli ma sono il frutto di un paziente lavoro di tessitura e di coltivazione nella vita personale, familiare, professionale e politica.
Modificare il regolamento per far sì che la bandiera simbolo della Pace sia, in modo permanente, presente nell’aula è un modo, direi un monito continuo ai nostri comportamenti. Il Consiglio comunale di Firenze, a mio parere tutto, dovrebbe condividere questa scelta. Niente è più condiviso che il tema della pace. Inoltre come città di Firenze vogliamo alzare il grido per la pace, perché una catastrofe nucleare non è mai stata così tanto vicina; è quindi urgente che le diplomazie mondiali siano coese nel perseguimento della fine del conflitto in Ucraina.
Apporre il simbolo della pace non serve solo all’oggi, ma vogliamo che questo fondamentale valore universale sia nostro patrimonio sempre, finché ogni guerra nel mondo non sarà cessata. Come ci ricorda Ernesto Balducci, l’umanità del futuro o sarà in pace o non sarà. La bandiera della Pace stabilmente presente nella nostra aula, sicuramente è una piccola cosa, ma è un segnale per il presente e un monito per il futuro”.
Luca Milani