Il 3 agosto la commemorazione al cimitero della Badiuzza alla quale ha aderito anche il presidente del Circolo Rosselli Valdo Spini. “Vendetta trasversale contro l’attività antinazista del cugino Albert”
Ottanta anni fa l’eccidio della famiglia Einstein ad opera di un plotone di soldati della Wehrmacht presso Villa il Focardo a Rignano sull’Arno. Per ricordare la strage, non si sa bene ancora se per rappresaglia durante la ritirata delle truppe tedesche o per altri motivi mai fino in fondo chiariti, il Comune della Città Metropolitana ha organizzato una cerimonia di commemorazione dell’80 anniversario della strage che avrà luogo sabato 3 agosto alle 9,30 presso il cimitero della Badiuzza che è stato dichiarato luogo della Memoria. Quella notte furono trucidate nella loro abitazione della campagna rignanese Caterina Mazzetti, Luce e Annamaria Einstein rispettivamente moglie e figlie di Robert Einstein, cugino del noto scienziato Albert. La famiglia si era trasferita nel comune di Rignano per fuggire dalla persecuzione contro gli ebrei. I due ragazzi (cugini per parte di padre) avevano trascorso l’infanzia insieme prima in Germania e poi in Italia. Le loro strade si erano quindi separate. Albert diventerà in seguito un fisico di fama mondiale, Robert abbraccerà gli studi di ingegneria.
Dalla notte della strage Caterina, Luce ed Annamaria sono sepolte nel piccolo cimitero della Badiuzza, vicino a Villa il Focardo dove furono uccise. Robert riuscì a scampare al massacro nascondendosi nei boschi circostanti. Aveva sentito il rumore delle mitragliatrici, poi aveva visto le fiamme avvolgere un’ala della villa ma non aveva potuto fare niente per salvare i suoi cari. Si tolse la vita un anno dopo, nel 1945 e anche lui è sepolto alla Badiuzza. Oltre alle vittime dell’eccidio del 1944, il Cimitero accoglie anche le spoglie di Paola e Lorenza Mazzetti, le nipoti di Caterina, che ora riposano con la loro famiglia. Alla cerimonia di commemorazione aderirà anche Valdo Spini, già ministro della Repubblica e attuale presidente della Fondazione Rosselli. “Una crudele rappresaglia delle truppe tedesche in ritirata”, ricorda Spini. “Come presidente della commissione Difesa della Camera promossi a suo tempo le ricerche per arrivare ai responsabili di un delitto efferato compiuto contro una famiglia come vendetta trasversale contro l’attività antinazista del loro congiunto, il famoso fisico Albert Einstein. Una vicenda che non dobbiamo dimenticare”.
Dopo la cerimonia verrà effettuata la visita di Villa il Focardo: fra le altre iniziative, ci sarà anche l’inaugurazione di una mostra nella sala consiliare dal titolo “Gli Einstein a Firenze e dintorni” a cura dell’Associazione Anpi Rignano Reggello e dell’Associazione ANFIM.