Grazzini (Iv): “Più conveniente pagare la multa che il parcheggio”: Sabatini: “Nuova magia della sindaca-elfa”. Milani (Pd): “Continuare così, con una formula gratis per tutti, non era né equo e neppure sostenibile”
Appena il tempo di annunciare la nuova rivoluzione della sosta e fioccano le polemiche sulla decisione di Palazzo Vecchio di istituire mini-pass da 10 euro al mese per poter parcheggiare in una zona diversa da quella di residenza che rimane comunque gratis (https://www.lamartinelladifirenze.it/parcheggi-restano-gratis-per-i-residenti-nelle-cinque-zone-ma-sostare-fuori-costera-di-piu/).
Ci va giù duro Francesco Grazzini di Italia Viva il quale ricorda la promessa dell’ex sindaco Nardella nel 2019 poi mantenuta nel corso del mandato “Con 10 euro all’anno i fiorentini – ricorda – non pagavano più per parcheggiare nelle strisce blu della loro città. Un principio sacrosanto a tutela dei residenti che abbiamo fin da subito condiviso e apprezzato anche pubblicamente. Solo 4 anni dopo è la giunta Funaro lo sconfessa cancellando del tutto quel sistema”. Grazzini spiega anche che forse 10 euro l’anno erano troppo poche per parcheggiare in tutta la città, “Ma oggi che i fiorentini debbano pagare 400 euro per lo stesso servizio, lo ritengo un aumento sproporzionato e ingiusto. Rischiamo che – come prima dell’introduzione delle vetrofanie – torni ad essere più conveniente rischiare la multa che pagare il parcheggio.
Ancora più duro Massimo Sabatini (Lista Schmidt) che liquida il nuovo provvedimento come un nuovo “trucco della sindaca-elfa”. “Da una parte – aggiunge – presenta ai consiglieri il suo primo bilancio preventivo e fra i vari concetti di base esalta la frase “lasceremo tasse e tariffe invariate”. Dall’altra, invece, il suo assessore alla mobilità Giorgio annuncia che scompare la vetrofania (una tantum) per il parcheggio e nasce il pass ad abbonamento (mensile o annuale). Si tratta di due presentazioni in contraddizione che collidono: la vetrofania, pagata 10 € dagli oltre 40mila utilizzatori, ha generato un’entrata di circa 400mila euro. Con il nuovo Pass l’entrata annuale oscilla da un minimo di 4 milioni (10 volte tanto!) ad un massimo di 16 milioni. Altro che tariffe invariate! Siamo di nuovo a trucchi e magie”.
Ai due esponenti di minoranza risponde il capogruppo Pd Luca Milani: “La rimodulazione della sosta varata dall’Amministrazione è volta alla tutela dei residenti, dei lavoratori, e di chi ha un reddito basso e dei caregivers”. Le vetrofanie erano nate durante l’emergenza Covid e avevano una logica in un periodo in cui per spostarsi non c’erano alternative al mezzo privato. Adesso le alternative ci sono e ci saranno sempre più ed è quindi arrivato il momento di ripensare quel modello anche perché continuare con una formula gratuita per tutti non è equo né sostenibile. Inoltre, è importante evidenziare l’aspetto educativo: l’Amministrazione è impegnata nella promozione di un grande cambiamento culturale nel modo di muoversi in città. Anche il pass residenti va in questa direzione, stimolando un uso maggiormente consapevole dell’auto. E anche i controlli che saranno messi in campo saranno finalizzati alla tutela dei residenti. L’obiettivo non è voler fare cassa ma di avere una città più vivibile e meno inquinata”.