No al taglio di 36 alberi nel quadro del progetto di riqualificazione che partirà tra poche settimane
Tutti insieme, da destra a sinistra, per dire no al taglio previsto nelle prossime settimane di 36 pini (dopo l’abbattimento di altri 6 alberi avvenuto a metà agosto) nel quadro del progetto di riqualificazione di Piazza della Vittoria.
Opposizioni unite a Palazzo Vecchio per dare una mano all’omonima associazione di cittadini nella proposta contraria al taglio delle piante e sulla contro proposta “Progetto Integrato Pellegrino-Mugnone-Vittoria” presentata dal comitato di residenti che oltre al salvataggio delle piante della Piazza contemplerebbe anche la fruibilità del greto del torrente e dei vivai del Pellegrino.
E così Ubaldo Bocci (Gruppo Misto), Roberto De Blasi (M5S), Alessandro Draghi (FdI) e Dmitrij Palagi (SPC) si sono ritrovati allo stesso tavolo con un obiettivo comune: contrastare in tutti i modi possibili il restyling del sito che ha già avuto il via libera dalla Giunta. Il piano alternativo, formalizzato all’amministrazione il 12 agosto scorso, ribadisce tutte le perplessità sulla complessa operazione.
“Fino dal 2017 – sottolinea Roberto De Blasi – il confronto basato sul progetto alternativo del professor Mario Bencivenni e dell’Architetto Massimo de Vico Fallani ha indotto il Comune a rivedere in chiave storica l’impianto progettuale iniziale confermando la messa a dimora di pini domestici al posto delle specie precedentemente previste. Ma mai nessuno ha avvallato la tesi che si dovessero “sostituire” quelli esistenti né tantomeno che non si dovessero abbattere quelli pericolosi”.
Draghi va oltre e annuncia la presentazione di una mozione in cui si chiede una consulta per l’ambiente che si occupi tra l’altro di tutela del paesaggio e del territorio, consumo di suolo e dissesto idrogeologico, qualità dell’aria, mobilità sostenibile, ciclo integrato della gestione dei rifiuti, promozione informazione ed educazione ambientale, stili di vita sostenibili. “Sono 45 i capoluoghi di provincia in Italia e 1500 i comuni dove è presente, a Firenze non è mai stata proposta” ha concluso il capogruppo di Fratelli d’Italia auspicando che la proposta sia votata anche dalla maggioranza.
Più pragmatico Ubaldo Bocci che ha chiesto l’istituzione di una commissione competente perché “non è possibile che un agronomo dica che l’albero va abbattuto e un altro sostenga invece che è sano e va salvato. Resta il fatto che la comunità deve essere ascoltata ed è importante che tutte le opposizioni siano unite per cercare una soluzione condivisa per gli alberi di piazza della Vittoria”.
Per Palagi infine gli abbattimenti dei pini “sembrano fare da apripista ad un progetto che sconvolge l’assetto della piazza: assetto che ha storicamente acquisito e ne costituisce la sua immagine condivisa, il suo vissuto sociale. L’amministrazione prenda seriamente in considerazione l’alternativa proposta dalla cittadinanza, cessando il metodo del conflitto e praticando quello del confronto”.
Laconico il commento finale di Deanna Sardi e Vincenzo Ramalli, portavoce dell’associazione: “Sono tutti alberi sani e a dirlo non siamo noi, ma la stessa relazione tecnica del Comune”.