Per le lezioni a distanza dedicate ai ragazzi delle scuole elementari e medie sui capolavori del museo fiorentino sono arrivate domande da ogni angolo del Paese. Schmidt: “Offriamo ai bambini e ai ragazzi una formazione più personale e diretta all’arte”
Le iscrizioni sono arrivate un po’ da tutte le parti d’Italia: dalle Alpi agli Appennini, dalle isole ai paesi più piccoli e sperduti, passando naturalmente dalle grandi città per un totale di oltre 1.000 richieste in poco più di una settimana. Si sta rivelando come un grande successo ‘Forza scuole’, il progetto didattico in Dad delle Gallerie degli Uffizi sulle opere d’arte che con il tramite educatrici del museo ha come obiettivo potenziare la didattica a distanza delle scuole elementari e medie.
Il programma ha preso il via sulla pagina web delle Gallerie martedì 16 marzo e gli appuntamenti sono in calendario fino alla fine dell’anno scolastico, con grande impiego di personale specializzato. “Le lunghe chiusure dovute alla pandemia – spiega il direttore degli Uffizi Eike Schmidt – non hanno bloccato la missione educativa del Museo. Se la scuola ha trovato un sistema per continuare a far lezione, anche noi abbiamo voluto impegnarci, e proprio a favore dei bambini e dei ragazzi, ai quali le norme sanitarie hanno tolto tanti stimoli e tante libertà. Con questo programma ci auguriamo di incuriosirli e di iniziare una formazione all’arte che sia più personale e diretta”.
Dato il grande riscontro ottenuto alle Gallerie adesso si pensa di rendere stabile ‘Forza scuole’ nell’offerta formativa degli Uffizi in cantiere per il prossimo anno, quando ci si augura le visite ai musei potranno tornare in presenza integrando così gli incontri on line. Naturalmente in parallelo con i programmi per le scuole superiori e per le famiglie. “Già dai primissimi incontri con le scuole – aggiunge la coordinatrice del Dipartimento per l’Educazione delle Gallerie degli Uffizi Silvia Mascalchi: ci siamo sentite investite da un’ondata di gratitudine. L’entusiasmo dei bambini, le loro espressioni attente e i saluti calorosi con rinnovate promesse di rivederci a Firenze appena sarà possibile, sono il migliore carburante per tutto il Dipartimento”.