La decisione motivata dall’apertura di una fase congressuale del partito di Matteo Renzi al quale il consigliere regionale è sempre stato legatissimo. “Il confronto democratico si sta per celebrare”
Nuovo doppio salto carpiato per Maurizio Sguanci che da Forza Italia torna a Italia Viva. Poco più di un mese e mezzo fa l’approdo agli azzurri con il capogruppo in Consiglio Regionale Marco Stella letteralmente gongolante per l’acquisizione che secondo lui avrebbe poi portato a nuovi “acquisti” proprio nel partito di Matteo Renzi. E invece adesso ecco l’ulteriore salto della quaglia per quello che è a tutti gli effetti un ritorno a casa malgrado Sguanci all’inizio fosse stato eletto presidente del Quartiere 1 col Pd e avesse mantenuto l’incarico pur col primo cambio di casacca. Ma questa è una storia oltremodo vecchia.
I presidenti degli altri quattro quartieri in una nota congiunta si dissero “indignati” del passaggio di Sguanci a Forza Italia, passaggio che aveva portato alle dimissioni dalla presidenza del Quartiere 1, e quindi allo scioglimento Consiglio di quartiere con un anno di anticipo rispetto alla scadenza naturale con conseguente nomina da parte del sindaco Dario Nardella del commissario Francesca Santoro. Bene, tutto superato: anche questo, anche la figura non propriamente bella fatta in tutta la vicenda sia dalle istituzioni che dallo stesso Sguanci.
L’avvisaglia del rientro era già stata data ieri sera sul profilo Facebook dell’esponente politico: “Alla fine, nella vita, bisogna fare quello in cui si crede veramente. Altrimenti menti a te stesso e di conseguenza agl’altri”. Questa mattina la conferma con una nota ufficiale del gruppo di Italia Viva. “Maurizio Sguanci aderisce nuovamente a Italia Viva. Lo rende noto il consigliere regionale che recentemente aveva deciso di passare al gruppo di Forza Italia”, si legge, “La convocazione di una fase congressuale di Italia Viva mi ha fatto tornare sui miei passi. Il fatto che Matteo Renzi, per il quale mi sono sempre espresso, si sia candidato in prima persona costituisce per me un segnale forte e inequivocabile. Il confronto democratico al quale avevo sempre aspirato si sta per celebrare. Ritengo dunque opportuno tornare a quella che considero casa mia”, dice Sguanci. Sotto il cielo della politica fiorentina dunque, a otto mesi dalle consultazioni amministrative di maggio che dovranno designare il nuovo sindaco e il nuovo consiglio comunale, sembra regnare la confusione più assoluta. Con buona pace degli elettori sempre più incapaci di capirci qualcosa e a questo punto sempre più fortemente tentati dall’astensione.