Numeri e simboli, come a formare una sigla sono comparsi, sono stati disegnati nella notte tra il 22 e il 23. Altri scarabocchi anche su una colonna interna. Il sindaco Nardella: “Individui spregevoli”
Nuovo atto vandalico contro un monumento nel cuore storico di Firenze. A farne le spese questa volta sono state le colonne del Corridoio Vasariano, la celebre e ingegnosa passeggiata al coperta ideata da Giorgio Vasari per unire Palazzo Vecchio con gli Uffizi e Palazzo Pitti consentendo così ai Medici e ai loro familiari di recarsi nella residenza dell’Oltrarno senza essere visti dal popolo. Nella mattina di oggi, mercoledì 23 agosto, lettere dell’alfabeto, numeri e simboli, quasi a formare una sigla, sono state disegnate nella notte tra martedì 22 e mercoledì 23 agosto su sette colonne del Corridoio fronte Arno. Altre scritte, quasi scarabocchi, sono apparse su una colonna interna.
Durissima la reazione di Eike Schmidt, direttore delle Gallerie degli Uffizi che senza mezzi termini chiede “il pugno duro della legge”. “Condanno senza mezzi termini dice – l’imbrattamento dei pilastri del Corridoio vasariano avvenuto ieri notte. Dalla scoperta del detestabile atto all’alba, i Carabinieri sono al lavoro ad analizzare le videoregistrazioni e a seguire i vari indizi collegati. Chiaramente non si tratta del ghiribizzo di un ubriaco ma di un atto premeditato, e ricordo che per casi di questo genere negli Stati Uniti è previsto il carcere fino a cinque anni. Basta con le punizioni simboliche e con attenuanti fantasiose!”. L’imbrattamento delle Colonne del Vasariano è duramente condannato anche dal sindaco Dario Nardella: “Stamattina ci siamo svegliati con questo vergognoso gesto vandalico sulle colonne del corridoio Vasariano. Abbiamo immediatamente avviato un’indagine con la polizia municipale. Useremo tutte le telecamere e gli strumenti disponibili per individuare questi individui spregevoli per punirli adeguatamente. Abbiamo avvisato la Soprintendenza e abbiamo parlato con la direzione degli Uffizi che ci ha assicurato interverranno tempestivamente per la rimozione e la pulizia. Chi danneggia il patrimonio culturale commette un reato gravissimo”.