Presentato dal Direttore Cecilie Hollberg il report 2016-2022 che racconta anche la grande trasformazione del Museo, aperto sempre di più ai giovani e alla web-community con Chatta col David e un sito accattivante che offre numerosi contenuti digitali
Meglio chattare col David oppure conoscere Botticelli magari con l’ausilio dell’Influencer Chiara Ferragni? Cecilie Hollberg evita con molta eleganza la domanda e si limita a rispondere con un ampio sorriso. E il perché è presto detto. Nel giorno in cui gli Uffizi, secondo la classifica pubblicata dal Giornale dell’Arte raggiungono la vetta di museo più visitato d’Italia con oltre 1.700.000 presenze nel 2021, la Galleria dell’Accademia risponde con la presentazione del Report 2016-2022 che raccoglie tutto quanto è stato fatto in questi anni di grande fermento e perché no anche di forte trasformazione e di apertura verso i nuovi media dal museo che nonostante la pandemia si conferma ancora una volta come uno dei luoghi di cultura più visitati della città soprattutto dai giovani e soprattutto grazie proprio alla spinta di iniziative come “chatta col David”.
Già, perché nel 2021 il 50% del pubblico che è andato a visitare la celeberrima statua di Michelangelo nella sua propria casa era sotto i 25 anni (quasi 450.000 le presenze in totale ma va ricordato che a causa del Covid la Galleria è rimasta chiusa dal 6 novembre 2020 al 6 maggio 2021). Ma i dati sciorinati questa mattina dal direttore Hollberg nella spettacolare Sala del Colosso su cui domina il Blu Accademia (colore creato apposta per il Museo) che riesce a far risaltare in tutta la loro bellezza i capolavori di Filippino Lippi, Neri di Bicci, Domenico Ghirlandaio e Perugino solo per citarne alcuni, raccontano anche di 50 video e 20 podcast realizzati per raccontare la Galleria online, della movimentazione di 712 opere, della scansione di 24.176 documenti d’Archivio, dei cantieri su 3000mq del museo, di 750m di canali di aerazione sostituiti/sanificati, di 130 m. di nuove canalizzazioni. Una pubblicazione dunque che illustra il percorso fatto per accompagnare l’Accademia nel XXI secolo. “Dal 2016 ad oggi – dice Cecilie Hollberg – siamo riusciti a portare a compimento gli obiettivi che ci eravamo preposti. Nonostante il momento di perdita dell’autonomia, che ha interrotto bruscamente l’andamento dei grandi cantieri, e l’avvento della pandemia, siamo riusciti ad andare avanti con determinazione. Abbiamo dato una nuova identità a questo museo, un luogo vivo e sempre più amato dai cittadini, creato ottime collaborazioni non solo con istituzioni sul territorio ma anche a livello internazionale. Ringrazio tutti i miei collaboratori e il personale della Galleria, che hanno lavorato con me, cercando di trovare soluzioni anche in situazioni problematiche e inaspettate. Per questo, la pubblicazione è particolarmente significativa per tutti noi.”
Cinque dunque sono le sale riallestite, fra cui appunto quella del Colosso, e 15 le nuove acquisizioni fatte dall’Accademia attraverso i canali più diversi fra cui anche quello della confisca che ha portato nel museo il Cristo benedicente di Nardo di Cione (1410). Galleria protagonista all’Expo di Dubai con il clone del David, realizzato attraverso una sofisticatissima scannerizzazione dell’originale e la stampa 3D. Ma anche nel periodo del lockdown con il potenziamento dell’offerta didattica online, sviluppando format realizzati grazie a linguaggi differenti come: video pillole di curatori e studiosi per approfondire in pochi minuti alcuni aspetti delle collezioni; video per i più piccoli su temi legati ad alcune opere del museo e laboratori online con la serie “Open Art”; podcast realizzati in collaborazione con gli studenti dell’Accademia di Belle Arti di Firenze, “Radio Accademia”, dove i capolavori conservati nella Galleria sono presentati in forma di racconto.
Da sottolineare anche il profondo restyling dell’identità visiva della Galleria attraverso il nuovo logo, un “font” inedito realizzato appositamente, e poi a giugno 2021, un nuovissimo sito che offre un ampio palinsesto di contenuti digitali. “Il report – conclude Hollberg – racconta della grande epopea dei cantieri, iniziati a luglio 2019, in procinto di essere ultimati, che sono la vera rivoluzione di questo periodo. Il 2022 vedrà, finalmente, una Galleria dell’Accademia di Firenze completamente rinnovata, con modernissimi impianti di climatizzazione e di illuminazione, con la messa in sicurezza e il consolidamento di tutti gli ambienti, con modifiche anche dell’allestimento museografico che riguarda ben 5 sale con opere dal Duecento al Cinquecento, con un’inedita sezione dedicata al Quattrocento. Siamo tra i musei più frequentati al mondo e, nonostante la pandemia, la visita al David di Michelangelo è d’obbligo per chi viene a Firenze. Ma anche gli stessi fiorentini, in un periodo in cui viaggiare è stato reso assai difficile dal Covid-19, hanno potuto riscoprirla con piacere”.