Non si fermano i colpi ai danni delle attività commerciali cittadine. Colpito di nuovo il Gran Caffè San Marco. Domani la riunione del Cosp voluta dalle associazioni degli esercenti, poi quella dei comitati per chiedere più sicurezza
Non si fermano le spaccate ai danni delle attività commerciali cittadine. A farne le spese questa volta è stata la pasticceria Robiglio in viale Lavagnini. Nella tra lunedì e martedì un 36 enne marocchino ha spaccato con l’ausilio di un tombino la vetrina della pasticceria ma non riuscendo a entrare nel locale si è dato precipitosamente alla fuga a bordo di una bicicletta in direzione piazza Libertà. L’allarme è stato dato da un passante che aveva assistito al danneggiamento della vetrina fornendo alla centrale operativa una descrizione dettagliata del malvivente. Il marocchino, già noto alle forze dell’ordine, poco dopo è stato fermato e denunciato dagli agenti di una volante ed è lo stesso che in precedenza era già stato arrestato già due volte per tentato furto aggravato: la notte tra il 6 e 7 novembre in via Alamanni, dopo aver spaccato la vetrina di una pasticceria e poi la mattina dell’8 novembre, sorpreso in un bar in via dell’Albero. Nel primo caso, il giudice dopo aver convalidato l’arresto aveva disposto la misura dell’obbligo di firma a Prato. La seconda volta aveva disposto l’obbligo di firma a Livorno. E dell’ultim’ora è il colpo ai danni del Gran Caffè San Marco, il secondo a distanza di un mese. Nella notte tra lunedì e martedì, intorno alle una, un uomo dopo aver tentato di forzare il bandone, con un tombino ha infranto la vetrata. Dentro però c’era un addetto alle pulizie che ha riconosciuto subito il rumore dei vetri a terra e ha cominciato a urlare mettendo in fuga il ladro. I malviventi non avrebbero portato via nulla ma il danno per la vetrina andata in frantuma si aggira intorno ai 4mila euro.
Intanto per domani in Prefettura è in programma una riunione Cosp completamente incentrato sulla sicurezza di bar, ristoranti, negozi e botteghe artigiane. Un tavolo fortemente voluto dalle associazioni di categoria che, a seguito dell’incontro avvenuto presso il Comando della polizia municipale, hanno chiesto all’assessore Benedetta Albanese di fare da tramite con la prefetto Ferrandino. Mentre il giorno dopo alle 16 presso l’Hotel Adriatico i referenti dei comitati di cittadini sorti spontaneamente in alcune zone particolarmente critiche della città (Borgo Ognissanti e San Jacopino solo per fare due esempi) si ritroveranno per fare il punto della situazione. “Dopo la 34esima spaccata abbiamo deciso di dire basta – sottolineano in coro -, vogliamo chiedere al prefetto che le forze di polizia in arrivo e i militari siano dislocati nelle strade di Firenze, tra cui Borgo Ognissanti, via Palazzuolo, San Jacopino, la Leopolda. Non ne possiamo più di andare avanti in queste condizioni”