Il Nopc capitanato da Massimo Pieraccini, nonostante l’emergenza Coronavirus, raddoppia i propri sforzi per dare una chance ai pazienti che hanno bisogno di un intervento salvavita o di un trapianto
Nove viaggi portati a termine da 16 volontari e circa 11.500 chilometri percorsi sulle autostrade italiane soltanto negli ultimi sette giorni. Sono settimane di “straordinari” per gli uomini e le donne del Nucleo Operativo di Protezione Civile Logistica dei Trapianti che nonostante i voli cancellati e le frontiere chiuse raddoppiano i loro sforzi. Perché accanto all’emergenza Coronavirus che ormai tristemente e quotidianamente continua a occupare i pensieri di tutti c’è anche una sanità delle urgenze inderogabili che non si ferma e non potrebbe fermarsi mai in quanto aspettare ulteriormente significherebbe compromettere quell’unica possibilità di sopravvivenza per chi ha messo la sua vita nelle mani di medici e sanitari: quella degli interventi salvavita e dei trapianti.
Le missioni di questa eccellenza italiana capitata da Massimo Pieraccini sono aumentate proprio nelle settimane della pandemia da Covid-19 perché i colleghi di altre nazioni non entrano sul suolo italiano per pericolo del contagio. I Doni sono stati quasi sempre presi in consegna dai volontari esteri allo scalo di Roma Fiumicino. Le città toccate sono state Alessandria, Bologna, Brescia, Monza, Piacenza, Siena, Verona e due volte Pisa di cui una per consegnare il Dono a un bimbo di meno di un anno.
Racconta Pieraccini, fresco dell’onorificenza di Ufficiale al Merito della Repubblica Italiana conferita “per il suo encomiabile contributo, la cura e la costanza con cui da anni è impegnato nelle delicate attività di trasporto urgente connesse a donazione e trapianto di organi”: “Riceviamo tanta gratitudine da parte dei medici in questo difficile momento e sappiamo che anche se non possono dimostrarcela la riceviamo anche da chi quel Dono lo aspettava con ansia. Noi immaginiamo sempre la loro faccia, ora più che mai, quando il medico entra nella loro stanza e gli dice sono arrivati. Abbiamo deciso di andare avanti nonostante tutto perché c’è chi non può aspettare. Per noi ieri è come oggi e come ogni altro giorno, ma voi se restate a casa aiutate anche noi che a casa non possiamo restare”.
E questa settimana sarà altrettanto impegnativa per il Nopc che ha già programmato un prelievo di cellule staminali a Cagliari che proseguiranno il loro viaggio in un paese estero; tre missioni che partendo da Roma Fiumicino collegheranno rispettivamente Torino, Brescia e Bolzano; un viaggio da Verona ad Helsinki e una missione dal confine italiano-austriaco di Tarvisio ad Alessandria.