Sabato 21 la manifestazione per protestare contro l’insediamento del Quartier Generale Sud dell’Alleanza Atlantica alla caserma Predieri di Rovezzano. “Riportare l’attenzione su un tema volutamente ignorato”
“Nessun Comando Nato né a Firenze e neppure altrove”. Con questo slogan il Comitato No Comando Nato organizza una manifestazione per sabato 21 settembre con concentramento in piazza Gino Bartali a partire dalle ore 16, per opporsi all’insediamento al Comando NATO di Firenze e a tutte le guerre in corso e in preparazione (Alla Caserma Predieri il Quartier Generale Nato Sud – La Martinella di Firenze). La protesta avrà l’adesione del gruppo consiliare di Sinistra Progetto Comune che questa mattina col proprio capogruppo Dmitrij Palagi ha partecipato alla conferenza stampa per presentare l’appuntamento tenutasi in Sala Macconi a Palazzo Vecchio.
Secondo il comitato No Comando NATO né a Firenze né altrove: “la manifestazione del 21 settembre ha l’obiettivo di riportare l’attenzione sul tema dell’insediamento del Comando NATO in città, un argomento volutamente ignorato dall’intero apparato istituzionale. Questo silenzio non è casuale: se il tema fosse realmente affrontato, emergerebbe una frattura netta, rendendo impossibile continuare a parlare di pace in modo retorico e opportunistico, come avviene oggi a Firenze”
Alla manifestazione parteciperanno delegazioni di attivisti e lavoratori da tutta Italia. Decine le adesioni, dal movimento A Foras al No Muos, da Firenze per la Palestina e i Giovani palestinesi ai Ferrovieri contro la guerra, dal Movimento No Base di Coltano al Comitato No Camp Darby fino a Fuori Binario, i CALP di Genova e i GAP di Livorno. Ad oggi sono più di 40 le adesioni arrivate agli organizzatori. “Oggi il dibattito internazionale si concentra sulla possibilità di fornire all’Ucraina missili a lunga gittata per colpire in profondità la Russia – spiega ancora il Comitato – e questo rappresenterebbe un vero e proprio ingresso formale della NATO nel conflitto con la Russia. La Russia ha già avvertito che, se il quadro della guerra dovesse cambiare, rivedrebbe i suoi obiettivi militari. In questo scenario, un Comando NATO potrebbe diventare un bersaglio ed è facile comprendere il pericolo a cui sarebbe esposta l’intera città di Firenze.”
Il percorso si snoderà tra piazza Gino Bartali, viale Giannotti, via Poggio Bracciolini, piazza Ravenna, lungarno Ferrucci, via de’ Baldovini, via Giampaolo Orsini, via di Ripoli, via Coluccio Salutati, piazza Gavinana, via Giovanni Dalle Bande Nere, piazza Gualfredotto, via Datini, via Erbosa, piazza Dresda per concludersi al Cpa di via Villamagna con gli interventi finali. “Il 21 settembre scenderemo in piazza nel quartiere Gavinana – concludono – per portare avanti queste e altre questioni. Abbiamo deciso di intraprendere un percorso che ci porterà nei rioni e nei quartieri popolari per risvegliare una città che sembra essersi assopita. Vogliamo parlare direttamente ai lavoratori e alle lavoratrici, spiegando loro che se, a fronte di una spesa militare di quasi 30 miliardi di euro, non ci sono risorse per scuola, sanità, trasporti, salari, pensioni e misure contro il caro vita, la colpa è di chi governa”.