Firmato il protocollo Comune-Regione che dispone alcuni divieti ma mette a punto anche un piano per favorire l’acquisto di veicoli meno inquinanti
Non scatterà dal 24 aprile il blocco della circolazione per i veicoli diesel euro 5: Comune di Firenze e Regione sono giunti a un protocollo che predispone alcuni divieti, limitati al tratto dei viali tra piazza Beccaria e piazza della Libertà, e saranno introdotti in modo progressivo ed eventuale dal primo giugno. Inoltre gli enti hanno messo a punto un piano di incentivi per quasi 12 milioni di euro che riguarderà l’acquisto di mezzi meno inquinanti.
Le limitazioni sarebbero dovute iniziare a partire dal 24 aprile 2023. Il ‘Piano straordinario di interventi per il miglioramento della qualità dell’aria nell’agglomerato di Firenze’ è stato approvato oggi dalle Giunte regionale e comunale. Le misure saranno calibrate in maniera progressiva e proporzionata agli obiettivi da raggiungere. L’obiettivo è il rispetto del valore limite annuale di 40 µg/m3 di biossido di azoto.
“Abbiamo lavorato con la Regione – ha detto l’assessore all’ambiente del Comune Andrea Giorgio – per un protocollo che da un lato producesse il maggior impatto sulla qualità dell’aria, perché vuol dire avere a cuore la salute delle persone e dall’altro per accompagnare famiglie e imprese in questo percorso: ecco perché oltre al protocollo, che ci da tempi certi, obiettivi chiari e riparametra le zone interessate da eventuali divieti che saranno progressivi, annunciamo quasi 12 milioni di euro di incentivi, – 10 nuovi e due che saranno rimodulati da bandi precedenti – per l’acquisto di auto meno inquinanti, per chi usa il traporto pubblico e per diffondere l’utilizzo della bicicletta concordati con i Comuni dell’agglomerato. Lavoreremo con le categorie e le rappresentanze alla definizione sia dei bandi per gli incentivi che delle eventuali ordinanze, per concordare assieme le deroghe, che dovranno salvaguardare chi risiede e chi lavora in quelle zone”. Infine un appello ai fiorentini: “i dati del biossido di azoto dei primi tre mesi sono in miglioramento grazie alle azioni già attuate dal Comune. Ora chiediamo a tutti una mano per proseguire così ed evitare o diminuire l’impatto delle misure previste nel protocollo e migliorare la qualità dell’aria che respiriamo”.
La Regione si impegna a mettere tempestivamente a disposizione del Comune le risorse integrative previste dall’Accordo col Ministero per promozione dell’utilizzo del trasporto pubblico locale, alla sostituzione dei veicoli inquinanti con mezzi a basso impatto e alla mobilità ciclabile; ad attivare il nodo di interscambio “Guidoni” (bus extraurbani provenienti dall’area nord di Firenze); promuovere il rinnovo del parco mezzi del servizio di trasporto pubblico per la circolazione solo di veicoli a basso impatto ambientale nella direttrice da Piazza della Libertà fino a Viale Amendola/Viale Giovine Italia e – a partire dal 2024 – da Piazza della Libertà a Viale Spartaco Lavagnini. Contestualmente il Comune si impegna a rafforzare i controlli sui divieti alla circolazione; a proseguire con la concessione di contributi per la sostituzione di veicoli inquinanti fino a diesel Euro 5, estendendo il bando in corso fino al 31/12/2023 ed aggiungendo la possibilità di incentivare anche l’acquisto di veicoli nuovi Euro 6 a benzina e diesel e di veicoli usati Euro 6 a benzina; a procedere nella realizzazione del progetto ‘Scudo Verde’ in maniera coordinata con i Comuni della Città metropolitana; ad attivare una campagna di comunicazione su queste azioni, incentivando anche la mobilità sostenibile.
“A breve – aggiunge l’assessore alla mobilità Stefano Giorgetti – sarà attivato il nodo di Guidoni dove si fermeranno i bus delle linee extraurbane per l’interscambio con la tramvia: in questo modo ridurremo in modo significativo il numero dei pullman in transito in quel quadrante della città con benefici sia a livello di traffico che di smog. E anticiperemo la sostituzione dei bus del Tpl più vecchi: la strada è quella del ricambio del parco mezzi più inquinanti e della riduzione del numero degli ingressi in città”.
Per quanto riguarda le limitazioni al traffico, la loro introduzione sarà progressiva e legata a precisi parametri monitorati. Se la media delle concentrazioni medie giornaliere di biossido di azoto supererà nel periodo gennaio-aprile 2023 l’82% del valore medio del periodo gennaio-aprile dell’ultimo quadriennio (2019-2022), si attiverà con decorrenza dal 1° giugno 2023 la limitazione al transito dei veicoli diesel euro 5 immatricolati dal 2009 fino al 2011 nell’area corrispondente ai viali di circonvallazione e alle strade ad essi afferenti. Ulteriori blocchi scatteranno dal primo settembre per i veicoli immatricolati fino al 2014 e dal primo novembre per tutti i diesel euro 5.
“Non stiamo intervenendo per un ‘vezzo’ ambientalista – ha concluso l’assessora regionale Monia Monni – ma per tutelare la salute delle persone. In Toscana sono due le aree critiche con sforamenti di pm10: una nella piana lucchese e pistoiese, dovuta principalmente alla combustione delle biomasse, l’altra in una determinata area della città di Firenze, a causa dell’incidenza del traffico. Interveniamo cercando di migliorare la qualità dell’aria tenendo insieme l’aspetto ambientale e la tenuta sociale. Per questo le misure messe in atto su Firenze non solo saranno progressive e ponderate, ma verranno accompagnate da un pacchetto da 10 milioni di incentivi per il ricambio dei mezzi più inquinanti, pubblici e privati, per potenziare il trasporto pubblico e la mobilità dolce. Vogliamo risolvere il problema ma limitando il più possibile il peso economico su cittadine e cittadini”.