Presentato il progetto di CR Firenze per il “Florentia” che comprenderà la rigenerazione dell’ex Gover e dell’ex Poderaccio con in più una nuova piscina a S. Bartolo a Cintoia. Per realizzarlo il Comune dovrà trovare 20 milioni di euro attraverso fondi React Eu e Pon Metro
Dare una mano all’amministrazione per accedere ai fondi messi a disposizione dall’Unione Europea o da altri soggetti e con essi realizzare una nuova grande piscina a San Bartolo a Cintoia e il nuovo polmone verde ad ovest della città, il cosiddetto Parco Florentia. E’ l’obiettivo dei due progetti dedicati allo sport e al tempo libero donati dalla Fondazione CR Firenze al Comune. Le progettazioni delle due nuove opere, per un importo complessivo stanziato di 658 mila euro, sono state eseguite da altrettanti studi di architettura in collaborazione con gli uffici tecnici del Comune, che adesso dovranno trovare i finanziamenti per realizzare le opere che ammontano a oltre 20milioni di euro. “Siamo sicuri – ha detto il sindaco Dario Nardella – che grazie ai fondi europei, come il React Eu e il Pon Metro, e a quelli del Recovery Plan possiamo portare a termine questi progetti che rientrano nel programma di mandato. Ambiente e sport sono due facce della stessa medaglia”.
L’intervento più atteso, progettato da Hydea Spa e Studio Rossi Prodi & Associati, è senza dubbio quello che riguarda il nuovo parco Florentia pensato per essere il secondo polmone verde della città per estensione. Si sviluppa infatti su una superficie complessiva di circa 90 ettari e comprenderà il potenziamento dell’attuale parco dell’Argingrosso e la rigenerazione di due aree l’ex “Poderaccio” e l’ “Ex Gover, la prima per decenni campo nomadi abusivo e la seconda, un tempo lontanissimo fabbrica del compianto ex presidente della Fiorentina Nello Baglini, e ora divenuta piazza di spaccio e degrado. “Dopo la scuola, presentiamo – ha aggiunto il Presidente di Fondazione CR Firenze Luigi Salvadori – altri due interventi non meno importanti per la realizzazione di spazi di socializzazione e per il tempo libero che avranno un grande impatto per il territorio e per i suoi abitanti. Abbiamo deciso di intensificare i nostri sforzi per sostenere le amministrazioni pubbliche nella fase preliminare della progettazione relativa al PNRR, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza”.
Obiettivo ulteriore avvicinare la periferia al centro, dotando l’area di via Pistoiese di infrastrutture e di spazi di qualità fra le Cascine e i Renai, a disposizione del quartiere e di tutta l’area metropolitana. Tutti gli spazi saranno raccordati da una nuova viabilità ciclopedonale che comprende anche due nuove passerelle che attraversano i fiumi Arno e Greve. Il Parco dell’Argingrosso sarà arricchito da una serie di spazi per attività all’aria aperta, una pista di ciclocross, un’area per spettacoli all’aperto, campi sportivi, aree giochi, una pista per l’educazione alla strada, la riqualificazione dell’asse viario centrale come spazio per eventi e fiere con la previsione di strutture temporanee e la riqualificazione a paesaggio dell’intero parco e del suo lago.
Il “Poderaccio” si trasforma in un “future park”, un luogo verde dove poter stare all’aria aperta ma anche un vero e proprio laboratorio a cielo aperto per parlare delle problematiche ambientali. All’interno è prevista una Green Farm dove si andranno a scoprire tecnologie a impatto zero, compresa una serra verticale. L’area dell’Ex Gover diventa invece un museo dedicato al cambiamento climatico con spazi espositivi, laboratori, sale multimediali. La porta di ingresso al museo che dialoga con l’acqua, la luce del sole e gli alberi sarà il vero accesso al parco e una nuova icona del quartiere. “Non è solo un Parco, è un pezzo di città che trova un nuovo volto – ha aggiunto Cecilia Del Re, assessore all’Ambiente e al coordinamento dei progetti del Recovery Fund – Una delle ultime occasioni che abbiamo per disegnare un nuovo quadrante del nostro territorio dopo storie diverse che vogliamo adesso unire per ricucire il centro alle periferie. Investire in nuovi spazi verdi significa rispondere a esigenze di giustizia sociale per nuovi spazi da tutti fruibili e per mitigare il clima in città a vantaggio di un ambiente più salubre e vivibile”.
Il progetto per il nuovo centro natatorio, al quale parteciperà anche la Regione, infine è curato da Ipostudio Architetti. L’edificio a “elle” ospita una hall di ingresso, con il bar e gli spogliatoi (capaci di ospitare 100 persone). Al di sopra ci sono le due vasche: una grande, con le gradinate per 500 spettatori, destinata a ospitare le competizioni semi-agonistiche e agonistiche, e una più piccola, a vocazione ricreativa, con copertura mobile, che potrà quindi diventare una piscina all’aperto nella bella stagione. Grazie a delle grandi vetrate le piscine si affacciano su giardini interni che garantiscono una continua percezione del “parco sportivo” in cui il centro natatorio si trova e con il quale dialoga. “L’area di San Bartolo è ormai il secondo quadrante sportivo della città insieme a quello di Campo Marte – ha concluso l’assessore allo sport Cosimo Guccione – Le piscine completano questa vocazione. Grazie a questo progetto il Quartiere 4, che ha 70mila residenti, avrà un impianto con due piscine a disposizione del territorio. Questa struttura, facilmente raggiungibile da tutta la Toscana, risponderà a due esigenze: una più specificatamente sportiva l’altra per l’avviamento al nuoto e la balneazione estiva di tutta la cittadinanza”.