Presentato in Regione il Rapporto sulla violenza di genere. Aumentate anche le donne che si sono rivolte a uno dei 23 centri antiviolenza sparsi per il territorio regionale
Nel 2022 in Toscana altre cinque donne sono state uccise da mariti compagni o fidanzati che dicevano di amarle, facendo così salire a 132 il drammatico bilancio degli ultimi 16 anni: si sono superati i 2.100 accessi in codice rosa al pronto soccorso per maltrattamenti, e oltre tremila donne si sono rivolte nel corso dell’anno a un centro antiviolenza. Sono alcune delle cifre più drammatiche che emergono dal quindicesimo rapporto sulla violenza di genere in Toscana, realizzato dall’Osservatorio sociale regionale su dati relativi allo scorso anno. Il documento è stato presentato a Palazzo Strozzi Sacrati nell’ambito de “La Toscana delle donne” alla presenza dell’assessora al sociale Serena Spinelli e dall’assessora alle pari opportunità Alessandra Nardini in vista della Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, sabato 25 novembre.
“La Toscana – hanno detto – lavora contro la violenza di genere: lo fa la Regione, lo fanno i servizi sociali, le forze dell’ordine, il sistema sanitario, i centri antiviolenza “ma per ottenere veri risultati c’è bisogno di cambiare la testa delle persone”. “A partire dal linguaggio, che non è giustificabile con la goliardia, passando per la violenza psicologica, che fa molto male ed è molto difficile da dimostrare, fino alle prevaricazioni ed alle conseguenze fisiche, per contrastare la violenza di genere occorre un cambiamento profondo. Dobbiamo fare squadra, insegnare alle bambine ed ai bambini ad avere profondo rispetto di sé, spiegarci che le donne hanno il diritto di scegliere dove vogliono stare e non sono meno donne a seconda delle scelte che fanno. Va potenziata la prevenzione, altrimenti arriveremo sempre troppo tardi”.
I dati evidenziano una crescita esponenziale del fenomeno: oltre ai casi citati dei centri violenza e di accesso tramite codice rosa, infatti cresce il numero delle donne che si rivolgono ai consultori per casi di abuso o maltrattamento (sono state 810 nel 2022) e quelle che sono state ospitate in case rifugio.
I Centri antiviolenza – In Toscana sono 25, distribuiti su tutto il territorio regionale. Nel corso degli anni si è assistito ad una ramificazione della loro presenza nel territorio, soprattutto grazie all’apertura di sportelli locali, per un totale di 102 punti di accesso. Il percorso di uscita dalla violenza è stato avviato nel 2022 da 3.232 donne, per il 69% italiane, nel 56% dei casi di età compresa fra i 30 e i 49 anni.
Le Case rifugio – La Casa rifugio è una struttura dedicata a indirizzo segreto nella quale la donna, sola o con i propri figli, e con il sostegno di operatrici formate sulle tematiche della violenza di genere, non solo viene messa in sicurezza ma inizia un percorso complesso di uscita dalla violenza. Sul territorio regionale sono 23. Nel corso del 2022 sono state ospitate 109 donne e 92 figli o figlie per la maggior parte provenienti dell’ambito regionale e segnalate dai servizi sociali territoriali.
I Centri per uomini autori di violenza – Gli uomini che hanno effettuato l’accesso a uno dei 5 Centri sul territorio regionale nel 2022 sono stati 280 (erano stati 172 nel 2021), per il 71,4% di nazionalità italiana e più della metà compresa tra i 30 e i 49 anni. L’obiettivo principale è l’interruzione della violenza, l’assunzione di responsabilità e la costruzione di alternative ad essa, al fine di evitarne le recidive. Ad oggi, circa il 40% degli uomini conclude il percorso e una percentuale analoga lo abbandona o interrompe per vari motivi: scarsa motivazione, non idoneità al lavoro di gruppo per problematiche di tipo psichiatrico o similari, incompatibilità orarie, difficoltà linguistiche.
Il Centro regionale di documentazione per l’infanzia e l’adolescenza – Attivo nell’ambito dell’accordo di collaborazione tra Regione e Istituto degli Innocenti, raccoglie e monitora i dai su bambini e ragazzi vittime di violenza diretta e di violenza assistita che sono stati segnalati all’Autorità giudiziaria e presi in carico dal servizio sociale territoriale. Nel 2022 i minori vittime di maltrattamenti sono stati 4.462 (erano 4.155 nel 2021) . Nello stesso anno il numero dei casi di violenza cui hanno assistito dei minori è stato di 2.578 (erano stati 2.473 nel 2021).
La Rete regionale Codice Rosa – E’ quella che definisce le modalità di accesso e il percorso socio sanitario per le donne vittime di violenza. Nel 2022 nei Pronto Soccorso della Regione Toscana si sono registrati 2.138 accessi in “Codice Rosa” (erano stati 1.918 l’anno precedente). All’interno del progetto Codice Rosa il Centro di Riferimento Regionale per la Violenza e gli Abusi Sessuali su Adulte e Minori (Crrv) presso il Dipartimento Assistenziale Integrato Materno-Infantile (Daimi) dell’Azienda ospedaliera di Careggi ha registrato nel 2022 60 accessi (erano stati 33 l’anno precedente) con un picco nella fascia di età compresa tra i 18 e i 29 anni.
I Consultori – Le persone assistite dai Consultori nel 2022 per casi di abuso e maltrattamento sono state 810 (741 nel 2021). L’area di problematicità più ricorrente è quella dei maltrattamenti fisici (43,8% degli accessi).