Un’ordinanza della Regione cambia le regole e consente anche di acquistare giochi, pennarelli e forniture per ufficio nei supermarket e nelle edicole
Riaprono i negozi al dettaglio, anche se solo per le vendite on line e le consegne a domicilio. In attesa della “fase due” che sappiamo adesso non comincerà almeno fino al prossimo 3 maggio ci pensa una nuova ordinanza della Regione firmata di pugno dal Governatore Enrico Rossi a cambiare le regole conosciute fino a questo momento consentendo agli esercizi con il bandone abbassato (ritenuti non essenziali) di riprendere fin da subito l’attività a patto di organizzare la vendita attraverso Internet con consegna nella casa dell’acquirente o per corrispondenza.
Ma non è finita qui perché accogliendo le richieste pervenute dai genitori, in queste settimane di emergenza Coronavirus nella quale i bambini sono costretti a rimanere in casa, in Toscana supermercati ed edicole potranno tornare a vendere on line o per corrispondenza articoli di cancelleria, quaderni, pennarelli, giochi e giocattoli che fino a questo momento erano rimasti esclusi. Lo stesso discorso varrà anche per le forniture per uffici. “Un provvedimento – commenta Rossi – che spero faccia piacere. Con i bambini a casa di pennarelli, fogli ma anche giochi c’è bisogno”.
Non solo, quest’ultima tipologia di merce potrà essere acquistata anche nei negozi di alimentari oltre a semi, piante e fiori. Aggiunge Cristina Grieco, assessore all’istruzione: “In un periodo in cui le attività pratiche sono drasticamente limitate non ha senso privare i bambini degli strumenti necessari per proseguire una delle poche attività manuali possibili anche nell’isolamento a casa. Didattica a distanza non significa, soprattutto per i più piccoli, attività esclusivamente digitali. L’acquisto di pennarelli, matite, quaderni mentre si fa la spesa per generi alimentari o giornali, non comporta peraltro alcun rischio ulteriore e rappresenta un riconoscimento delle esigenze delle bambine e dei bambini”.
Via libera dunque alla ripresa delle vendite per gli esercizi non classificati come essenziali dal Decreto del Governo che potranno consegnare a domicilio o per corrispondenza le loro merci, una lavatrice piuttosto che altre tipologie. “Basterà – conclude Rossi – evitare contatti personali inferiori ad un metro ed ottanta centimetri, oltre al rispetto delle norme igieniche e sanitarie in tutta la filiera, dal confezionamento alla consegna”.