Oggi nella Sala del Capitolo a San Miniato al Monte la riunione della Giunta programmatica. “Si va avanti con questa squadra fino a quando serve, se è possibile e il più possibile”
“Piaccia o non piaccia noi oggi disegniamo la Firenze dei prossimi dieci anni. Anche perché altrimenti perderemmo i fondi del Pnrr. Impostiamo un lavoro che sarà concreto e visibile, e di fatto darà un volto nuovo alla città”. Dario Nardella sceglie la Sala del Capitolo a San Miniato al Monte, dove si raccoglieva a riflettere e a meditare il sindaco Santo Giorgio La Pira, per la riunione della Giunta programmatica: la prima dopo l’affaire Del Re. E la Firenze del futuro che il primo cittadino immagina è tutta riassunta nello slogan “15 programmi per 15 mesi”, cioè da oggi alla fine del mandato, che fa tornare alla mente i 1000 asili in 1000 giorni di renziana memoria.
Con gli assessori, i presidenti di Quartiere, i direttori e dirigenti del Comune Dario Nardella ha parlato del piano da 2,6 miliardi: 1,5 miliardi legati al Pnrr (a Comune e Città metropolitana) e dei restanti 1,1 miliardi costituiti da fondi diretti e da altre risorse europee. “Si tratta del più grande pacchetto di investimenti mai visto negli ultimi 100 anni in questa città – ha sottolineato -. Abbiamo messo in campo un programma di lavoro con un metodo molto preciso, nel quale ci siamo divisi gli impegni tra assessori, presidenti di quartiere, struttura tecnica e ci siamo soffermati su 15 grandi priorità, una per ogni mese, che rappresentano poi i capitoli del lavoro che ci aspetta da qui alla fine del mandato. Abbiamo di fronte 15 mesi che si annunciano estremamente esaltanti e intensi”.
Le 15 priorità che saranno sviluppate e approfondite successivamente sono: sistema tranviario; stadio e riqualificazione di Campo di Marte; contenitori del centro, i “big five” in particolare, Fortezza da Basso, Santa Maria Novella, San Firenze, Sant’Orsola, villaggio Montedomini; verde pubblico, con il parco Florentia e 23 giardini; viabilità (piste ciclabili, strade, marciapiedi e parcheggi); nidi e scuole; impianti, eventi sportivi e giovani; housing sociale e città degli anziani e dei bambini; POC e grandi rigenerazioni urbane; lotta all’inquinamento (scudo verde, forestazione, tpl, nuovo sistema colonnine elettriche); patrimonio culturale ed eventi; aeroporto; Firenze smart e servizi comunali per i cittadini; sicurezza e vivibilità; multiutility e società di servizi, come quella per le mense.
“Sono le nostre 15 stelle sulle quali abbiamo organizzato il piano di lavoro che servirà a realizzare tutte queste opere. Da qui ai prossimi mesi Firenze sarà ancora più rigenerata, moderna, più cambiata: e grandissima parte di questi progetti saranno anche terminati, così i fiorentini li potranno vedere. La squadra di governo resta questa. Le novità non le so neanche io quindi non le posso dire: si va avanti con questa squadra fino a quando serve, se è possibile e il più possibile. Non si tratta di un libro dei sogni, ma di un libro molto concreto anche perché una volte che le opere si avviano dopo non possono essere fermate”.