Così il primo cittadino al termine della riunione con il presidente della Figc Gravina sulla candidatura congiunta di Italia e Turchia. “Firenze farà la sua parte per realizzare uno stadio di prima qualità”
“Abbiamo assicurato a Gravina che Firenze farà la sua parte per realizzare uno stadio di prima qualità e all’altezza della competizione e delle aspettative. Questa notizia rappresenta una spinta inaspettata ed eccezionale al nostro progetto di riqualificazione dello stadio Franchi e apre la strada in modo inequivocabile ad una soluzione finale con il Governo per sostituire il finanziamento dei 55 milioni di euro che sono stati tolti alla nostra città tre mesi fa”.
Così il sindaco Dario Nardella che insieme all’assessore allo sport Cosimo Guccione, ha incontrato in una riunione online il presidente della FIGC Gabriele Gravina e le altre città coinvolte nella candidatura italiana per Euro 2032: oltre Firenze ci sono Genova, Milano, Torino, Verona, Bologna, Roma, Napoli, Bari e Cagliari. La riunione segue la richiesta di Italia e Turchia attraverso una lettera di potersi candidare per organizzare insieme la competizione europea. Italia e Turchia ad oggi erano le uniche due candidate. La Uefa sceglierà la sede del torneo il prossimo 10 ottobre. Ora la Uefa lavorerà con Figc e Tff (la federazione turca) per garantire che la documentazione da presentare per l’offerta congiunta sia conforme ai requisiti di gara. Se soddisferà tali requisiti, sarà sottoposta al Comitato Esecutivo nella riunione del 10 ottobre, dove verranno designate le federazioni ospitanti per il 2028 e il 2032.
La Figc sottolinea in una nota come “Pregresse esperienze di successo così come future proposte di candidatura e avvincenti progetti già assegnati dimostrino che la condivisione di eventi di tale portata rappresenta, da un lato, una via per il coinvolgimento diretto di un numero più elevato di appassionati e, dall’altro, la ricerca di una progettualità ancora più efficiente e sostenibile”, mentre il primo cittadino fiorentino evidenzia che La comunicazione odierna del Presidente Gravina è una straordinaria notizia per Firenze e per l’Italia tutta. Ci congratuliamo con la FIGC per aver concluso l’accordo con la federazione turca per ospitare gli Europei di Calcio e lo sosteniamo pienamente nell’obiettivo di confermare tutte e 10 le città candidate per ospitare la manifestazione”.
Resta ovviamente la parte più difficile, almeno per Firenze. Quella di poter disporre di uno stadio che soddisfi tutte le esigenze e i parametri Uefa per la competizione europea. Proprio a questo riguardo, in attesa che il governo dia una risposta definitiva sul finanziamento del progetto alternativo presentato dal Comune che consenta di recuperare in tutto o in gran parte i 55 milioni persi con l’annullamento del decreto Pnrr, il progetto di restyling del Franchi va avanti lo stesso. La nuova gara d’appalto, dopo quella andata deserta a fine giugno, sarà bandita a ottobre e dovrà concludersi nel giro di due mesi per consentire l’avvio dei cantieri entro fine anno. Entro settembre poi dovrebbe venire consegnato da Arup, la società che aveva vinto il concorso internazionale per la progettazione, il progetto esecutivo per la realizzazione del restyling che dovrà essere fatto in lotti successivi senza mai interrompere i lavori. Nella gara andata a vuoto sarebbe spettato al raggruppamento di imprese partecipanti al bando integrato. Il costo della progettazione esecutiva di oltre 3 milioni e 600mila euro dovrà essere ribassato del 30% (per un totale di circa 2 milioni e mezzo).
Il primo stralcio prevede la realizzazione di lavori con 127 milioni di euro cui aggiungere i 13 milioni di entrate del Comune. Mentre lo stralcio 2 da 72 milioni è al momento privo di fonti di finanziamento. Quello relativo ai 55 milioni che potrà essere realizzato quando sarà chiusa la partita con il governo e si potranno stornare a bilancio mutui attualmente impegnati su altri progetti. Il costo complessivo previsto è di oltre 212 milioni, ammesso che arrivino i 55. Il progetto esecutivo dovrà prevedere due fasi: nella prima Arup potrebbe limitarsi a tirare su la copertura di tutto lo stadio lasciando indietro per il momento la realizzazione dei sofisticatissimi panelli fotovoltaici sopra, il parcheggio sotterraneo e gli spazi polivalenti dietro le curve. Poi c’è l’ipotesi di fare a meno, almeno nel primo step, del parcheggio sotterraneo, della realizzazione degli spazi polivalenti nel retro delle curve. Mentre saranno fatte sicuramente le curve nuove.
Al progetto esecutivo farà seguito la gara d’appalto nella speranza che stavolta un vincitore certo ci sia. Se anche la seconda gara dovesse andare deserta si andrebbe a procedura negoziata. I lavori dovrebbero partire entro fine dicembre 2023, più probabilmente a gennaio 2024 rispettando però il cronoprogramma Pnrr con fine lavori entro il 2026. I lavori partiranno dalla curva Ferrovia, ponendo le fondamenta per la nuova curva e ripristinando il cemento. Così da consentirne l’utilizzo anche se ridotto fino alla fine della stagione 2023-’24.