Unanime la reazione per i tafferugli avvenuti nel centro storico nella notte tra venerdì e sabato. “Perseguire e condannare i teppisti”
Perseguire e condannare i teppisti che nella notte tra venerdì e sabato hanno sfregiato Firenze mettendo alcune strade del centro storico letteralmente a ferro e fuoco lanciando molotov, bottiglie di vetro, bulloni cocci delle fioriere distrutte in via Tornabuoni e addirittura anche qualche casco.
Lo chiedono il presidente del consdiglio comunale Luca Milani e i due vicepresidente Maria Federica Giuliani ed Emanuele Cocollini. “Non si può dare voce alla sofferenza con la violenza – dicono in coro -. La città non meritava di essere trattata in questa maniera anche perché l’amministrazione ha sempre ascoltato le richieste e le necessità di chi lavora e si è sempre prodigata per cercare le soluzioni. La situazione che stiamo vivendo è simile, ma forse anche peggiore, a quella che i fiorentini dovettero subire dopo l’alluvione del 1966. Allora un’unione d’intenti ci portò a superare, tutti insieme, le avversità che colpirono Firenze. Siamo convinti che occorra ritrovare solidarietà per superare questa emergenza sanitaria che sta minando fortemente l’economia di una città che non deve, per nessun motivo, essere messa a ferro e a fuoco con atti di guerriglia illegale”.
Sui tafferugli torna anche il sindaco Dario Nardella che rilancia: “La migliore risposta ai tafferugli vergognosi dell’altra sera, alla violenza gratuita: Firenze questa mattina si è svegliata così, semplicemente in ordine. Non ci pieghiamo alla violenza. Grazie a chi ha lavorato per sistemare tutto!”.
E Federico Gianassi, assessore al bilancio aggiunge: “Negli ultimi mesi, pur in presenza di un bilancio comunale difficilissimo, abbiamo fatto ogni sforzo possibile per aiutare imprese, famiglie, lavoratori in difficoltà per la crisi Covid. È davvero scandaloso che Comune, Alia, Silfi debbano impiegare risorse pubbliche, di cui comunque chiederemo conto ai responsabili, per coprire i danni fatti da teppisti inqualificabili.” Durissima la condanna delle violenze per il Governatore toscano Eugenio Giani: “Quanto accaduto è gravissimo, sono orgoglioso dei fiorentini, dei commenti di condanna sui social a proposito delle violenze di strada. Grazie alle forze dell’ordine per la grande serietà e professionalità con cui hanno svolto il loro lavoro. Firenze è una città alla quale non appartiene la violenza e che nei momenti di difficoltà, come ora con il covid, si stringe e lotta unita”.
Per Alessandro Draghi, capogruppo di Fratelli d’Italia a Palazzo Vecchio, invece “La destra non c’entra. Firenze è stata messa a dura prova da un gruppuscolo di antagonisti e teppisti – provenienti anche da fuori città – che hanno colto l’occasione della piazza per aggredire le Forze dell’Ordine e creare tafferugli. gli scontri, portati avanti anche a colpi di molotov, hanno il colore dell’estrema sinistra, alla quale dovrebbe essere tolta – una volta per tutte – l’agibilità politica nella nostra città”.