La presentazione ieri a Roma nella sede della Stampa Estera del libro “La città universale. Dai sindaci un futuro per l’Italia e l’Europa”. Presentazione a Firenze domenica 13 novembre al Tuscany Hall
“O si cambia e si trova l’unità o si rischia la scissione”. Parole e musica del sindaco Dario Nardella che ieri nella sede della Stampa estera a Roma ha presentato il suo libro “La città universale. Dai sindaci un futuro per l’Italia e l’Europa” (ed. La Nave di Teseo). Sede non scelta a caso vista la possibilità a questo punto nemmeno troppo recondita che il primo cittadino fiorentina possa lanciare la sua candidatura a guidare il Pd dopo il congresso di marzo. E non a caso a domanda precisa fatta dai giornalisti esteri, Nardella si è appellato “alla facoltà di non rispondere”, anche se poi ha lasciato intendere che la sua candidatura potrebbe arrivare “quando sarà il momento, quando matureranno le varie opzioni politiche in campo. Ma prima i temi”.
Battute a parte, il bivio a cui fa riferimento il sindaco di Firenze è proprio quello del Partito Democratico e le sue idee sono fin troppo chiare: “Se noi non troviamo una base comune di valori tra posizioni diverse che in questi anni si sono manifestate nel nostro partito, noi possiamo anche rischiare una scissione – ha detto -. Per evitarla dobbiamo costruire un perimetro di valori ed ideali nei quali ci riconosciamo tutti, è questo lo sforzo che secondo me va fatto ora. Io non attribuisco ai vari nomi che sono emersi o che stanno emergendo questa responsabilità, è un problema di impostazione culturale che ci diamo noi come collettività politica, come comunità politica. In troppe occasioni mi è capitato di parlare con compagni e amici di partito che dicono: ‘se vince Tizio io me ne vado, se vince Caio io me ne vado’. Ma secondo voi si può fare un congresso così?”. Per Nardella, dunque “in assenza di un sistema di valori condivisi, e di una riflessione vera identità plurale, il pericolo di divisione è concreto, reale. Scissione, sottolinea senza troppi giri di parole, “peraltro alimentata dalle pressioni esterne, diciamo le cose come stanno. Come la questione delle alleanze: non si fa un congresso decidendo con chi ti allei: così consenti agli altri di medie di condizionare le tue scelte“.
“La città universale” verrà presentato a Firenze domenica il 13 novembre alle 21 al Tuscany Hall.