Il sindaco torna sul doppio ricorso al Tar presentato da due aziende di noleggio contro l’ordinanza del Comune che prevede l’obbligo dello strumento di protezione. “Favorevoli a questo tipo di mobilità, ma in totale sicurezza”
“Crediamo che questo mezzo sia da promuovere perché è assolutamente ecosostenibile, non inquinante però pensiamo anche che la sicurezza sulle strade venga prima di ogni cosa”. Dario Nardella, a margine della conferenza stampa per la presentazione del Report 2020 di Avr sul Global Service, prende lo spunto dal tragico incidente stradale in cui stamattina ha perso la vita un motociclista cinquantenne investito da una macchina in via Reginaldo Giuliani, per tornare sul doppio ricorso al Tar presentato da due società di noleggio di monopattini elettrici contro l’ordinanza del Comune che dispone il casco obbligatorio per chi utilizza questi mezzi.
Il primo cittadino fiorentino ricorda l’impegno dell’amministrazione sul fronte della sicurezza stradale con la riduzione del 60% degli incidenti mortali e del 40% di quelli gravi negli ultimi cinque/sei anni. Ma, pur sottolineando di aspettare con grande tranquillità il pronunciamento del Tribunale amministrativo Regionale, ribadisce anche con estrema fermezza di essere in prima linea su questo delicato aspetto, a fronte anche delle notizie sempre più frequenti che riportano di incidenti con feriti gravi causati dall’uso non appropriato del monopattino elettrico.
“La legge di bilancio – dice – prevede il casco obbligatorio per tutti gli Under 18 che utilizzano il monopattino elettrico. Questo vale anche per i monopattini a noleggio. Non capiamo perché se lo mette un ragazzo di 17 anni non può farlo anche uno di 19. Sono stato criticato perché mi hanno detto che è un costo. Io credo che la vita umana non abbia prezzo. Siamo favorevoli a questo tipo di mobilità moderna, siamo felici di averlo lanciato per la share mobility ma per noi è fondamentale salvaguardare tante vite umane. Ci batteremo fino in fondo perché l’obbligatorietà del casco diventi legge nazionale, tanti paesi stanno andando in questa direzione”.
L’auspicio di Nardella è che anche le società di noleggio maturino questa consapevolezza al più presto e conclude con una confessione curiosa. “Sarebbe bello che insieme a noi facessero una battaglia per la sicurezza nelle strade. Sarebbe un gesto di grande maturità, un modo per dimostrare attenzione verso i propri clienti e verso i nostri cittadini. L’unico modo per poter conciliare la fruizione piena di questo mezzo e la sicurezza di chi lo adopera è proprio la misura che noi abbiamo raggiunto con l’ordinanza per il casco obbligatorio. Con la strada non si scherza: quando ci sono in gioco vite umane bisogna essere molto determinati e anche disposti a fare qualche piccolo sacrificio. Ci aspettiamon un segnale di disponibilità anche da chi opera in questo settore. Il monopattino elettrico è un mezzo simpatico, comodo. Io lo uso, ma quando lo faccio metto sempre il casco. E’ un sistema a protezione di chi usa questi mezzi non certo per penalizzarlo”.