Il presidente Fianchisti: “Fondamentale creare un sistema di trasporti integrato per favorire la mobilità collettiva”
Valorizzare un’area cruciale della Toscana come il Mugello, dare opportunità ai giovani puntando anche sull’implementazione di nuove infrastrutture e servizi per rendere ancor più accessibili i collegamenti con Firenze, l’alto Mugello e la Romagna oltreché con Bologna. Di tutto questo si è parlato nel corso del convegno ‘Mugello, un futuro per i giovani, aree interne, valorizzazione e sviluppo’, che si è svolto nei giorni scorsi nell’Auditorium dell’istituto Giotto Ulivi in via Pietro Caiani a Borgo San Lorenzo. Tra i promotori del convegno c’è l’Ordine degli Ingegneri di Firenze. Hanno partecipato tra gli altri i deputati Federico Gianassi ed Erica Mazzetti oltre a numerosi sindaci del territorio.
“Il Mugello ha potenzialità notevoli, in particolare dispone già di buoni collegamenti stradali con Firenze e autostradali con Bologna. Serve però sfruttare al meglio il sistema ferroviario sia per Firenze che verso l’alto Mugello fino alla Romagna, per cui il treno rappresenta in assoluto il mezzo più agevole e veloce”, spiegano il presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Firenze Giancarlo Fianchisti e il presidente della Commissione trasporti dell’Ordine Fiorenzo Martini, che durante il convegno ha condotto il panel intitolato ‘Treni per il Mugello: aspetti strutturali, evoluzione e prospettive’, mentre l’ingegnere Angelo Pezzati ha affrontato il tema de ‘I collegamenti ferroviari tra il Mugello e Firenze: attualità e prospettive’.
“È fondamentale creare un sistema di trasporti integrato per favorire la mobilità collettiva, che induce risparmi energetici per le famiglie e migliora le condizioni ambientali – proseguono Fianchisti e Martini -. Un incremento consistente di servizi ferroviari è strutturalmente condizionato dallo ‘sbottigliamento’ in superficie conseguente all’attivazione del sottopasso Alta velocità e della stazione Foster e dai limiti imposti dall’ esercizio delle linee a ‘binario unico’”.
Per il breve-medio periodo sia Martini che Pezzati durante il convegno hanno ipotizzato come fattibile, con soluzioni simili, “un collegamento diretto Borgo-San Piero a Sieve-Firenze in 30 minuti con cadenza oraria e l’utilizzazione sulla linea di Pontassieve di nuovi treni ibridi diesel-elettrici”. Analogamente, per interventi di più lungo periodo, è ipotizzabile secondo i due ingegneri verificare i miglioramenti e gli ampliamenti del servizio ottenibili con il raddoppio di una tratta intermedia sul percorso fra San Piero e Vaglia.