Domani parte il piano di Palazzo Vecchio tra lo scetticismo dei residenti. “Il programma animerà le prime ore, ma non renderà più sostenibile il caos”. E a Santo Spirito si torna a chiedere la cancellata per proteggere la Basilica e le scalinate
Beffati dal Comune e dalle altre istituzioni cittadine che nel novembre scorso, pur aprendosi al dialogo, ma che sulla movida non li hanno mai consultati. Domani scatta il piano contro la movida molesta predisposto dal Comune, o forse sarebbe meglio dire “per una movida sostenibile” secondo la definizione adottata da Palazzo Vecchio. E dunque per loro il senso di rabbia e di frustrazione per non essere stati ascoltati ancora una volta aumenta in modo esponenziale. Loro sono il Coordinamento dei comitati del centro storico, guidato da Paolo Ermini e Antonio Villoresi, e il Comitato dei residenti di Santo Spirito che ha in Camilla Speranza il proprio portavoce.
Ma il giudizio dei due comitati resta comunque fortemente negativo. “Il programma animerà le prime ore delle notti fiorentine , ma non renderà affatto sostenibile la movida che va avanti fino alle 3 e anche oltre – sottolineano Ermini e Villoresi – . Nel piano ci sono anche le regole per la difesa del decoro dei sagrati e l’annuncio che saranno aumentati i bagni pubblici, che il loro uso sarà gratuito e che l’orario di apertura andrà dalle 21 alle 3 del mattino ma solo il giovedì, il venerdi e il sabato, come se lo sballo caratterizzasse solo il fine settimana. Infine va registrato il mezzo passo indietro sull’impiego degli steward che, si legge nel comunicato, “potranno essere impiegati”, ma senza dire da chi e con quali compiti”. Il coordinamento ricorda anche i sei punti presentati alla fini del 2021 nei quali c’erano proposte precise per la movida, ma che però sono stati completamente ignorati.
Nella nota dell’amministrazione comunale si fa riferimento a “un migliaio di eventi e appuntamenti sparsi per i cinque quartieri cittadini insieme a 34 eventi sui sagrati”. In particolare a Santo Spirito l’associazione culturale Bang! organizzerà un programma di musica etnica e internazionale (23, 29 e 30 luglio, 5, 6, 12, 13, 18 agosto) mentre a cura di Officine creative ci saranno spettacoli il 19, 20, 26, 27 agosto e il 2 e 3 settembre. Torna poi il progetto Sagrati in musica sui sagrati delle chiese di San Gaetano, Santa Felicita, dei Salesiani, di San Firenze, del Carmine, della Misericordia, della chiesa dell’Isolotto, della Basilica di Santa Croce e di Santo Stefano al Ponte, a cura di Toscana Classica: 20 appuntamenti totali tra giugno e agosto.
“Non ci potrà mai essere “movida sostenibile” – spiegano ancora – se non sarà garantita una fascia del silenzio e di rispetto per il diritto al riposo. Furono le istituzioni a stabilire, mettendolo per iscritto, che dalla mezzanotte dovevano finire tutte la attività all’aperto, fino alle 7 del mattino. Sono le stesse istituzioni che adesso fanno finta di non avere mai fissato quella regola. Noi eravamo disposti a trattare sul limite dell’una, ma evidentemente non andava bene alle potenti associazioni dei commercianti che hanno concordato il piano sulla movida con Palazzo Vecchio. Avevamo chiesto che l’orario di inizio della Ztl estiva venisse spostato alle 20 per impedire l’invasione delle auto di chi va nei ristoranti e nei pub del Centro parcheggiando nei posti riservati ai residenti. No anche su questo fronte. Inoltre chiedevamo un giro di vite sulla vendita e sul consumo di bevande alcoliche. Nel piano non c’è neppure un accenno a questi temi”.
Durissimo è anche il commento di Camilla Speranza che parla di una vera e propria presa in giro da parte del Comune. “E’ ipocrita vietare di mangiare e bere sulle scalinate della Basilica di Santo Spirito solo il venerdì e il sabato dalle ore 21.00 alle 3 del mattino. Andrebbe fatto sempre, insieme allo stazionamento sulle scalinate, che si stanno ulteriormente deteriorando e sono state macchiate in modo indelebile. Tutti i giorni e ad ogni ora del giorno, della sera e della notte le scalinate della Basilica di Santo Spirito diventano un abbeveratoio e una mangiatoia, con la conseguente orinatura sulle facciate della Basilica e sulle facciate delle abitazioni e con il disturbo della quiete pubblica”. Per questo secondo il Comitato dei residenti di Santo Spirito la Basilica andrebbe protetta 24 ore su 24 con una cancellata lungo tutto il perimetro della Basilica, fin dalle sue scalinate e sul selciato, abside di Via de’ Coverelli compreso, tristemente ridotto – insieme alle facciate e al sagrato su Via del Presto di San Martino – in un orinatoio a cielo aperto. “Siamo già invasi dai locali, dai tavolini e dalle sedie – conclude -. Non possiamo assistere anche alla estensione di fatto dei tavolini e delle sedie sulle scalinate della Basilica di Santo Spirito, trasformate in un prolungamento di bar, osterie, pub e pizzerie”.