Incontro Silb-Questore, sul tavolo i temi della sicurezza e dell’ordine pubblico con la richiesta di un maggiore coordinamento con le forze di Polizia per scongiurare episodi di malamovida
“Non vogliamo né possiamo assumerci responsabilità che non ci competono, soprattutto all’esterno dei locali. Per questo chiediamo alle autorità competenti modi e strategie per arginare ogni problema e, anzi, prevenirlo. Sulla questione alcol vanno coinvolte le scuole e le famiglie, con progetti formativi e incontri che noi molto volentieri siamo disposti ad ospitare nel pomeriggio”. Tutto, insomma, pur di garantire la massima sicurezza a chi sceglie di trascorrere una serata con gli amici in discoteca”. Parole forti quelle usate dal presidente di Silb-Confcommercio Firenze Riccardo Tarantoli che assieme al presidente di Confcommercio Toscana Aldo Cursano e il direttore generale Franco Marinoni hanno incontrato il questore di Firenze Maurizio Auriemma in piazza Annigoni, nella sede dell’associazione di categoria.
Sul tavolo i temi della sicurezza e dell’ordine pubblico, da conciliare con il desiderio dei giovani di riprendere la loro vita sociale. In platea molti imprenditori del divertimento notturno, arrivati anche dalla provincia, i quali hanno chiesto un maggiore coordinamento con le forze di polizia, per scongiurare episodi di “mala movida” e preservare il diritto di giovani e meno giovani ad un sano divertimento tra musica e balli in pista. “I nostri locali – hanno detto sottolineato Cursano e Marinoni – sono lo strumento per prevenire e scongiurare il disordine sociale e gli episodi di violenza e criminalità. Sono un presidio di sicurezza, il luogo più controllato e controllabile, al di là del quale c’è illegalità, improvvisazione e disordine”.
Tarantoli ha fatto riferimento ai due anni terribili di fermo impostidal Covid: “Siamo alle porte della bella stagione e di una ripresa dell’attività che prevediamo intensa, i giovani sono tornati a frequentare i nostri locali con grande entusiasmo. Ma per tutelare la loro voglia sana di divertirsi dobbiamo risolvere con l’aiuto delle forze dell’ordine alcune criticità che possono presentarsi. Su tutto, l’abuso di alcol: un fenomeno preoccupante, che interessa anche i giovanissimi e che noi non possiamo controllare perché spesso i ragazzi fanno rifornimento di alcolici ben prima di entrare in discoteca”. Auriemma, da parte sua, ha “apprezzato tantissimo l’attenzione e la condivisione ai temi trattati, in particolare la sicurezza”.