Presentato il piano “Movida sostenibile”. Confermati steward ed eventi nelle tre piazze più a rischio: Santo Spirito, Santa Croce e Sant’Ambrogio. Pattuglie miste Carabinieri-Esercito poi controlleranno la Stazione e le Scalette
Pattuglie miste Carabinieri-Esercito avranno il compito di controllare la zona intorno alla Stazione, in particolar modo le Scalette dove sempre più frequentemente avvengono episodi di microcriminalità che vanno a minare il senso di sicurezza di passanti e turisti. Via Palazzuolo poi avrà una pattuglia dedicata fino alle 2 di notte. Lo ha annunciato il Prefetto Valerio Valenti, a margine della conferenza stampa per la presentazione del piano movida in città sottolineando anche che l’andamento dei reati evidenzia una recrudescenza di quelli che avvengono strada, come i danneggiamenti alle auto parcheggiate e i furti all’interno delle medesime.
Quanto al pacchetto movida, le principali novità rispetto al piano 2021 saranno bagni pubblici aperti e gratuiti nelle piazze di piazza Santo Spirito, Sant’Ambrogio e Santa Croce, una cinquantina di eventi sui sagrati delle chiese, sedute libere a disposizione dei passanti, il divieto di mangiare e bere sui gradini dei sagrati (il venerdì e il sabato, ma ci si potrà sedere) e la presenza di Alia, con personale dedicato, nelle fasce orarie dalle 21 fino a notte fonda sempre per venerdì e sabato ovviamente per raccogliere i rifiuti. Per il pacchetto sono stati stanziati in tutto 70mila euro, 35mila dal Comune con il fondo del ministero dell’interno per la sicurezza urbana e 35mila dalla Camera di commercio. Confermati gli steward, già attivi adesso il venerdì e sabato. Da giugno la loro presenza si estenderà al giovedì con orario 21-3 del mattino.
Il piano è stato presentato dal sindaco di Firenze Dario Nardella, dal prefetto Valerio Valenti e dal presidente della Camera di commercio di Firenze Leonardo Bassilichi, in rappresentanza anche delle categorie commerciali ed economiche. Naturalmente, come ha tenuto a sottolineare il primo cittadino fiorentino, accompagnato dal suo vice Alessia Bettini, dall’assessore alla sicurezza Benedetta Albanese e dal comandante della Municipale Giacomo Tinella, “il progetto degli steward non è sostitutivo del lavoro che devono fare le forze dell’ordine. Sui gradini dei sagrati ci si potrà sedere, senza bivaccare”.
Dunque nelle pertinenze delle tre piazze i bagni pubblici resteranno. aperti fino alle 3 del mattino e dalle 21 saranno gratuiti. Costo di tutta l’operazione 70mila euro “Abbiamo deciso di tenere i bagni pubblici aperti – ha spiegato Nardella: non ci sono più alibi verso coloro che fanno quello che gli pare, Guai a considerare la città come una latrina. Ho già dato mandato al comandante della municipale: pugno duro per chi urina fuori dai bagni”. Quanto agli eventi, almeno due a settimana riguarderanno la sola Santo Spirito. Oltre a questo “predisporremo un piano per le sedute libere”: panchine su cui i giovani potranno sedersi senza l’obbligo della consumazione. Infine, nelle zone più affollate sarà attivo un presidio di Alia. In pratica il venerdì e il sabato, dalle 21 in poi è previsto un addetto chiamato a svuotare i bidoni e a pulire, così non si avrà più la scusa dei bidoncini pieni, non avranno più scuse”, ammonisce ancora il sindaco. Apprezzamento infine per la mossa del Prefetto Valenti sulle pattuglie miste: “Accolgo l’iniziativa con grande favore, perché la stazione è il biglietto da visita della nostra città”.
Per Luca Tonini, presidente di CNA Città di Firenze e CNA Toscana “Si tratta di un protocollo di grande importanza per la città di Firenze che permetterà una maggiore tutela per le attività economiche del centro storico. Auspico che simili intese siano siglate anche nelle altre città toscane, in modo da mettere in sicurezza tutti i cittadini e tutte le attività economiche che operano nella nostra regione”.
Aggiunge Jacopo Ferretti, segretario generale Confartigianato Firenze: “E’ un’azione concreta e di squadra per cercare di coniugare il diritto alla socialità dei ragazzi, dopo due anni di pandemia, e quello alla tranquillità dei residenti. È fondamentale riconquistare la socialità, la voglia di vivere nelle piazze all’aria aperta senza che, però, questa vada a collidere con la vita dei residenti del centro storico di Firenze. Per questo si tratta di un protocollo importante per una movida sostenibile e che permetterà una maggiore tutela per le attività del centro”.