La solidarietà di Sandro Bennucci (Ast), Nardella, Bussolin, Bundu e Palagi al cronista del Corriere Fiorentino
Attacco via social attraverso la pagina Facebook del Cpa Firenze Sud ai giornalisti del Corriere Fiorentino, ed in particolare a Simone Innocenti, dopo la guerriglia di venerdì sera nel centro storico di Firenze.
La condanna viene dal presidente Sandro Bennucci e da tutti gli organismi dirigenti dell’Associazione Stampa Toscana. “Epiteti come quello di “pennivendoli”– scrive in una nota Assostampa -, che sono tra quelli risuonati anche durante gli scontri nei confronti di tutti i giornalisti che erano lì a fare cronaca, pesano come pietre se espressi contro chi ha il diritto ed il dovere di informare i cittadini, anche a rischio della propria incolumità”. “Insulti e intimidazioni verbali non nascondono il pericolo – prosegue il comunicato – che si possa creare un clima nel quale chiunque può credere di poter passare dalle parole ai fatti con conseguenze ancora più gravi. L’Associazione Stampa Toscana, ancora una volta, fa appello alle Istituzioni, e al prefetto di Firenze, Laura Lega, perché venga garantito il diritto di cronaca, libero da qualsiasi condizionamento, e si pone, come sempre, al fianco di tutti i colleghi nel duro, difficile e ormai decisamente rischioso lavoro quotidiano”.
Al collega Innocenti e alla redazione fiorentina del dorso del Corriere della Sera arriva la solidarietà del sindaco Dario Nardella che ringrazia i giornalisti per l’operato svolto nella notte tra venerdì e sabato in condizioni estremamente difficili. “Grazie al loro lavoro – aggiunge – possiamo contare su un servizio assolutamente indispensabile. Il resoconto in diretta di quanto avvenuto della notata di venerdì ne è un esempio”. Secondo Federico Bussolin, capogruppo Lega a Palazzo Vecchio, “I nuovi attacchi, via social, contro i giornalisti del Corriere Fiorentino, e in particolare del giornalista Simone Innocenti sono da stigmatizzare e da condannare. Queste intimidazioni non possono essere tollerate e vanno perseguite anche per evitare una deriva che potrebbe portare a conseguenze più gravi”.
Per Antonella Bundu e Dmitrij Palagi (Spc) infine “La minaccia non è uno strumento politico. Si colloca nel campo di quello che non si può e non si deve praticare. Lo screditamento del giornalismo viene purtroppo da lontano e spesso ha trovato spazio anche grazie ad atteggiamenti ambigui in ambito istituzionale, magari rivendicando la possibilità di un mondo in cui potremo fare a meno del giornalismo, basandoci su una presunta informazione diretta. Pensiamo che sia fondamentale ribadire il dovere di rispettare l’indipendenza e l’autonomia di chi svolge il proprio lavoro in questo campo. Anche quando ci sono opinioni diverse sullo stato dell’informazione e del giornalismo nel nostro Paese”.
A Simone, cronista di razza, scrittore e fine intellettuale, e alla redazione del Corriere Fiorentino l’abbraccio affettuoso de La Martinella di Firenze.