Intanto fioccano le reazioni politiche all’addio al Pd della vicepresidente del Consiglio comunale. La Lega Salvini parla di “coraggio nell’intraprendere un nuovo percorso”, mentre per SPC “la maggioranza è nel caos politico?”
Fioccano le reazioni politiche all’indomani dell’addio di Barbara Felleca, vice presidente del Consiglio Comunale, che ha lasciato il Pd per approdare a Italia Viva e costituire di fatto il gruppo a Palazzo Vecchio anche se formalmente servirà almeno un altro consigliere transfuga da una formazione di maggioranza o di minoranza per dare l’assetto definitivo alla nuova compagine che, ricordiamo, nasce senza essere passata dal vaglio delle urne (https://www.lamartinelladifirenze.it/laddio-di-barbara-felleca-lascio-il-pd-per-andare-in-italia-viva/). Un benvenuto a Felleca arriva naturalmente da Titta Meucci, assessore di IV ai lavori pubblici e anagrafe. “Sono contenta – afferma – di dare il benvenuto nella famiglia di Italia Viva e del Terzo Polo a Barbara Felleca, che da oggi sarà al lavoro insieme a noi per portare avanti le nostre proposte sulle tante battaglie che interessano Firenze”.
Apprezzamento viene espresso dal capogruppo della Lega Salvini in Consiglio Federico Bussolin. “Dopo aver letto le parole della collega e vice presidente Barbara Felleca – dice -, sono rimasto molto colpito. Non voglio soffermarmi sui fatti di casa Pd, non è mia abitudine mettere “il naso in casa d’altri”, ma, sicuramente, è da sottolineare il suo coraggio nell’intraprendere un nuovo percorso politico al fine di rispettare il suo stato d’animo. Rispetto la sua scelta e contemporaneamente spero possa nascere in futuro un diverso e nuovo approccio politico per il futuro della città. Chissà… intanto buon lavoro alla collega Barbara”.
Sposta il tiro e si spinge anche a immaginari scenari futuri nella Città Metropolitana e anche in Comune Sinistra Progetto Comune. Antonella Bundu e Dmitrij Palagi parlano di “caos politico” sottolineando anche l’arrivo nell’esecutivo guidato dal sindaco Nardella al bilancio di Giovanni Bettarini, già assessore nel precedente mandato nardelliano, al posto di Federico Gianassi che sta per lasciare Firenze alla volta di Roma eletto alla Camera nelle fila Pd. Ma il gruppo di minoranza va oltre prefigurando il possibile arrivo, nel ruolo di capo di gabinetto della Città Metropolitana, incarico fino a questo momento tenuto proprio da Bettarini, di Alessandro Martini messo alla porta senza tanti complimenti da Nardella nella ristrutturazione della giunta del giugno scorso costata fra l’altro anche il depotenziamento di Cecilia Del Re a favore di Andrea Giorgio.
“Torna Bettarini – si chiedono Bundu e Palagi – perché rimettere Martini era troppo? E soprattutto, il Sindaco guarda al passato per difendersi dal Terzo Polo che conquista una vicepresidenza del Consiglio, o comunque una consigliera comunale? Vuol dire che la maggioranza andrà nel caos? La nuova consigliera del Terzo Polo parla di coraggio. La vittoria delle destre e il prossimo congresso del Partito Democratico renderanno il 2023, anno di vigilia elettorale per le amministrative, uno spazio in cui usare i ruoli istituzionali per altre finalità? Tutto si consuma in luoghi lontani dal dibattito pubblico. Lo riteniamo sbagliato. Sinistra Progetto Comune e Territori Beni Comuni hanno il massimo rispetto per tutte le scelte personali e augura buon lavoro a tutte e tutti. Ma pensiamo che il Sindaco possa esercitare in modo diverso il suo ruolo, sul piano politico. Ricordandosi che oltre a lui vengono eletti anche i gruppi consiliari. Ma poi il gruppo Centro, che ha dichiarato di aver votato Saccardi, fa parte del Terzo Polo?”.