Pieno sostegno di Confcommercio Firenze al progetto della Cittadella Viola a Bagno a Ripoli. “Creerà nuova occupazione e attirerà nuovi investimenti”
Pieno sostegno di Confcommercio Firenze al “Viola park” a Bagno a Ripoli. L’organizzazione che rappresenta le imprese del Commercio, del Turismo, dei Servizi, delle Professioni e della Piccola e Media Impresa operanti sul territorio provinciale, si schiera compatta favore della nuova Cittadella Viola oggetto nei giorni scorsi di una durissima polemica sfociata con il ricorso di Italia Nostra al Presidente della Repubblica per bloccarne la realizzazione e le successive minacce rivolte da sedicenti tifosi al presidente della sezione fiorentina dell’associazione di salvaguardia dei beni naturale, artistici e culturali Leonardo Rombai (https://www.lamartinelladifirenze.it/rombai-la-solidarieta-dopo-le-minacce/).
“Il Viola park – spiega il direttore dell’associazione di categoria Franco Marinoni – è un progetto meritevole sotto vari aspetti, non ultimo quello economico, perché creerà nuova occupazione e attirerà persone e investimenti, offrendo un assist decisivo alla crescita di molte imprese della zona. Auspichiamo che vengano superate al più presto le difficoltà nate con il ricorso al contro il Comune di Bagno a Ripoli e che si possa procedere finalmente alla realizzazione del progetto”. Marinoni ricorda anche la portata dell’investimento del patron Viola Rocco Commisso: 85 milioni di euro che, aggiunge, andrebbero a recuperare dal degrado e dall’incuria un’area verde dimenticata da anni, facendo sorgere uno spazio sportivo di eccellenza, nel rispetto dell’ambiente e della bellezza del territorio.
“È un’opportunità – conclude – che non possiamo permetterci di perdere, soprattutto in un momento difficile come l’attuale, in cui c’è grande bisogno di programmare la ripartenza post Covid con progetti consistenti e di sicuro traino. Il turismo sportivo è nei trend di crescita del turismo post pandemia, quando a muovere le persone saranno soprattutto motivazioni legate al benessere fisico e psicologico. In più, avere un centro sportivo di questo livello poco fuori da Firenze servirebbe a diminuire la pressione sul centro storico della città, spostando l’attenzione anche su un secondo polo attrattivo. È su direzioni così che dobbiamo imparare a muoverci, per impostare una nuova stagione turistica per Firenze e la Toscana. E non c’è nulla di male a creare un’alleanza con il calcio, se questo servirà a salvare Brunelleschi&Co. dal “consumo” eccessivo, logorante, di questi ultimi anni”.