Era impegnato in un’immersione sotto i ghiacci del Lago di Lavarone con gli istruttori subacquei quando all’improvviso ha perso i sensi. Adesso è in coma farmacologico ma non è in pericolo di vita
È in coma farmacologico all’ospedale di Trento, dopo un incidente nel lago di Lavarone il notissimo fotoreporter Massimo Sestini. Pratese ma fiorentino di adozione, 62 anni, ieri era sott’acqua insieme a un istruttore, nell’ambito della quarantesima edizione di «Under Ice», uno stage d’immersione sotto i ghiacci organizzato dall’Associazione nazionale istruttori subacquei (Anis).
Intorno alle 13, mentre nuotava ad alcuni metri di profondità sotto la calotta di ghiaccio, Sestini ha perso i sensi. Ancora da chiarire i motivi, se può essere dipeso da un malfunzionamento dell’erogatore d’ossigeno delle bombole oppure da un malore. Dalle prime ricostruzioni sembra che il fotoreporter sia svenuto in acqua. Quando l’istruttore che nuotava insieme a lui si è accorto che aveva perso il boccaglio, si è avvicinato per aiutarlo, ma non reagiva. Sempre lui lo ha trascinato in superficie e poi, una volta toccato terra, lo ha rianimato. A quel punto Sestini avrebbe ripreso conoscenza ma i sanitari della Croce Rossa degli Altipiani Cimbri hanno deciso di fargli ulteriori accertamenti. È stato quindi trasportato con l’elisoccorso all’ospedale Santa Chiara di Trento, dove è stato poi ricoverato in rianimazione. Qui i medici gli hanno trovato acqua nei polmoni e iniziato le manovre per liberarli e scongiurare così il pericolo di una infezione. Non sarebbe in pericolo di vita male sue condizioni preoccupano amici, parenti e collaboratori, da sempre abituati a vederlo all’opera senza alcun timore, che subito hanno raggiunto Trento..
Una fotografia spesso estrema, quella di Sestini, che spesso fa immersioni oppure fotografie in volo. Alternando l’attività di reporter infiltrato e di fotografo ufficiale, Sestini ha raccontato costume, politica e società a partire dal 1978. Lavora tra gli altri al Corriere della Sera e al Corriere Fiorentino, dorso locale del quotidiano di via Solferino. I suoi primi scoop risalgono alla metà degli anni Ottanta: da Carlo d’Inghilterra fotografato a Recanati mentre dipinge un acquerello, al fondatore della loggia massonica P2 Licio Gelli ripreso a Ginevra mentre è portato in carcere, appena costituitosi dopo la fuga in Argentina. Poi nel 1991 lo scatto che lo rese celebre in tutto il mondo: la principessa Diana fotografata in costume da bagno in vacanza in Sardegna. Nel 2014, a bordo della Fregata Bergamini, è stato testimone delle operazioni di salvataggio Mare Nostrum, al largo delle coste libiche. Dopo dodici giorni di tempesta, è riuscito a riprendere dall’elicottero un barcone alla deriva con un carico di 500 migranti, poi tratti in salvo. Una foto diventata iconica, che ha vinto il World Press Photo nel 2015, nella sezione General News. Le sue fotografie sono uscite sulle prime pagine dei principali giornali italiani e internazionali.