L’INTERVENTO – Il Comitato dei residenti ribadisce la propria contrarietà alle iniziative portate avanti dal Comune che ritiene un tampone non sufficiente a tutelare la Basilica e rilancia la propria proposta di una cancellata leggera. “Impensabile oltre alla baldoria alcolica e agli spettacoli sul sagrato avere anche i bagni chimici”
di CAMILLA SPERANZA
Leggo su una testata locale di oggi di un incontro ieri del Vice Sindaco al Giardino Nidiaci per discutere della salvaguardia del sagrato della Basilica di Ssnto Spirito, del decoro e della residenza con alcune realtà non meglio specificate dell’Oltrarno – venti persone anche non residenti nel quartiere -. Il Comitato dei Residenti di Santo Spirito, parte lesa dalla movida in Santo Spirito insieme alla Basilica, gravemente danneggiata, precisa di non essere stato convocato, né di avere partecipato a tale incontro.
Il Comune condivide che il sagrato, le scalinate e le facciate della Basilica brunelleschiana debbano essere salvaguardate oggi più che mai, dopo i gravi danni subiti dal sagrato, dalla facciata e dai manufatti il 17 giugno e durante l’assalto del 21 giugno, che hanno fatto seguito agli atti vandalici del 25 aprile ed il Comitato dei Residenti di Santo Spirito ritiene che solo la cancellata sotto al primo gradino, come indicato anche al colloquio avuto con una delegazione di residenti di Santo Spirito a Palazzo Vecchio il 24 febbraio scorso – alla presenza anche del Dottor Massimo Achilli e dell’Architetto Giorgio Caselli, Direttore dell’Ufficio Belle Arti del Comune- sia in grado di salvaguardare permanentemente il bene sacro, monumento della umanità, nella sua interezza. Il 24 febbraio il Vice Sindaco riferì alla delegazione del Comitato di voler procedere per gradi, nonostante il parere contrario dei Residenti di Santo Spirito, e dopo i tristi fatti ora accaduti la Amministrazione concorderà che il tempo dei tentativi purtroppo è trascorso.
Il Comitato dei Residenti si rende conto che una cancellata a protezione delle scalinate, sagrato e facciata della Basilica non si realizzi all’istante e che il Comune intenda lasciar trascorrere un’altra estate, tuttavia il Comitato chiede di prendere fin da subito in seria considerazione il progetto di stima di una cancellata leggera, alta mt 1.80, inchiavardata sul selciato, sotto al primo gradino, fatta di elementi leggeri, movibili, che richiamino ad elementi naturali; stima di spesa pari ad Euro 103.000,00 redatta ed inviata al Sindaco, al Soprintendente, alle Autorità civili e religiose il 2 febbraio, sottoposto al Soprintendente il 18 febbraio e l Vice Sindaco al Dottor Achilli e all’Architetto Caselli presentato il 24 febbraio scorso da parte dell’Architetto Giuseppe Cini, già Direttore dell’Ufficio Belle Arti del Comune di Firenze, disponibile ad elaborare un progetto semi esecutivo da condividere con gli uffici tecnici del Comune e con la Soprintendenza subito dopo l’estate.
Le iniziative culturali proposte per l’estate il venerdì ed il sabato sera sul sagrato sono e saranno un tampone non sufficiente per tutelare la fragile Basilica – che ha solo bisogno di quiete e non necessita di spettacoli sul sagrato – ogni giorno sera e notte, per 365 giorni all’anno ed é molto pericoloso rimanere in attesa di ulteriori atti vandalici, di cui il Comune si continua ad assumere la responsabilità ed è di massima urgenza la chiusura permanente – oltre che la sanificazione delle facciate della Basilica e del lastricato intriso di urina – dell’abside della Basilica in Via de’ Coverelli, con una cancellata posta in diagonale, lungo sedici metri, dato che gli avventori dei locali continuano a fare pipì sulle facciate della Basilica in Via de’ Coverelli – oramai divenuta una succursale del sagrato – oltre che in Via del Presto di San Martino.
E’ impensabile, oltre alla baldoria alcolica e agli spettacoli sul sagrato, avere anche i bagni chimici.. Santo Spirito merita rispetto e chi non ha comportamenti civili, non è degno di poter frequentare nemmeno la piazza. Esistono dieci bagni pubblici e quindici locali con altrettanti bagni, che dovrebbero esporre un contrassegno ‘Toilette’ sulla vetrina: lasciamo I bagni chimici ai luna park, o ai parchi. Si invitano le forze dell’ordine a sanzionare chi commette atti osceni e i locali ad aprire i propri bagni per i numerosi avventori .
Il Comitato dei Residenti di Santo Spirito è d’accordo con la presa di posizione ferma della amministrazione a tutela del bene sacro, ma teme molto di dover assistere questa estate ad ulteriori scene poco edificanti, dato che è oramai appurato che le forze dell’ordine non siano in grado di poter tutelare 24 ore su 24 né la integrità del monumento, né la quiete e la salute dei residenti di Santo Spirito, da anni gravemente danneggiati da migliaia di avventori dei locali e, di fatto, cacciati dalle proprie case. Troppi gravi accadimenti anche recenti – dopo anni di incuria e di abbandono ad abbuffate alcoliche sulle scalinate e sul sagrato- hanno minato la Basilica indifesa e la salute degli abitanti.
Come diceva il ‘Sindaco Santo’ di Firenze – di cui il 5 luglio ricorrono i sessanta anni di inizio mandato a Palazzo Vecchio – è fondamentale dare allo spirito dell’uomo quiete, poesia, bellezza. Tutti quelli che vengono a Firenze trovano qui la quiete: la trovano nell’aria, nelle linee architettoniche degli edifici, nei volti degli uomini. Firenze ha nel mondo il grande compito di integrare con i suoi valori contemplativi l’attuale grande civiltà meccanica e dinamica. I nostri grandi scrittori, poeti, artisti hanno assegnato a Firenze questo compito nel mondo e noi faremo il possibile per far diventare la nostra città sempre più il centro dei valori universali’.
Camilla Speranza
Portavoce del Comitato dei Residenti di Santo Spirito