Per il momento non ci saranno sostituzioni in Giunta. Nardella terrà per sé le deleghe cultura, moda e relazioni internazionali. “I nostri rapporti cresceranno nell’interesse delle nostre due città”
“Ho sentito nelle scorse ore il sindaco Sala e gli ho dato la mia massima disponibilità per una partenza immediata al servizio della città. Il mio incarico di assessore a Milano arriva dopo un’intensa esperienza politica e amministrativa a Firenze e rappresenta senza dubbio un ulteriore tassello del progetto di unione e collaborazione tra le due città, così come i sindaci Sala e Nardella si sono detti a più riprese e anche nei colloqui più recenti”.
Da Dubai, dove sta accompagnando il sindaco Dario Nardella per Expo 2020 nella sua ultima missione fiorentina da assessore alla cultura, Tommasi Sacchi commenta così il suo ritorno a Milano dopo otto anni vissuti intensamente all’ombra del David e in riva all’Arno. Nel Sala-bis la cui composizione sta prendendo forma ufficiale proprio in questi minuti avrà la stesso incarico che aveva a Palazzo Vecchio: la cultura. “Sono felice di questa nomina – ha aggiunto Sacchi – e ringrazio il sindaco Beppe Sala per aver riposto la fiducia nella mia persona. Lavorare per Milano, la mia città, nei prossimi anni sotto la sua guida, sarà un onore e motivo di orgoglio. Ringrazio il sindaco Dario Nardella per avermi dato la possibilità di costruire insieme a lui un progetto politico e culturale straordinario e in continua evoluzione. È stato un privilegio essere al servizio di Firenze, città che non dimenticherò mai, e promuoverne senza sosta la cultura e le reti internazionali. Ho avuto da lui un incarico importante, che mi ha dato tanto e che ho affrontato con grande impegno. Il mio lavoro per Milano inizierà appena si insedierà la nuova giunta e sono pronto a raccogliere le sfide del nuovo incarico. Affronterò questo nuovo impegno con entusiasmo, ma con la consapevolezza che avrò molto da imparare. Spero di essere all’altezza”.
Nardella si dice felicissimo per il nuovo incarico al suo ormai ex assessore, una scelta che aggiunge il primo cittadino fiorentino è “Frutto della solida amicizia e collaborazione tra le due città e tra me e il sindaco Beppe Sala, e che sarà senza dubbio destinata a rafforzare il nostro asse politico e istituzionale nei prossimi anni. Il fatto che un sindaco così autorevole come Sala e di una città così importante come Milano abbia scelto un giovane amministratore di Firenze in un incarico complesso e rilevante è per me motivo di orgoglio e di riconoscimento per i risultati culturali raggiunti dalla mia giunta e dalla città in questi anni. Sul piano personale non posso che gioire per la crescita professionale e politica che l’assessore Sacchi sta facendo, portatore di idee, metodi e relazioni innovativi e vincenti. Per questo lo ringrazio con tutto il cuore per il lavoro svolto al servizio della cultura con passione e impegno”.
Per il momento non ci saranno successori: Nardella terrà per sé le deleghe della cultura, della moda e delle relazioni internazionali. In più rafforzerà la struttura tecnica dell’assessorato che già da ora si potrà avvalere di due nuove dirigenti, Maria Teresa Timpano e Marina Gardini, le quali lavoreranno sotto la guida di Gabriella Farsi. “Il nostro rapporto personale e politico non solo non diminuirà – ha aggiunto il sindaco -, ma crescerà nei prossimi anni nell’interesse delle nostre due città. Rivolgo infine al mio amico e collega Sala e alla sua nuova giunta un grande in bocca al lupo certo del successo che avranno in questo secondo mandato alla guida di una grande capitale europea come Milano”.