Anche Milano ricorda l’astrofisica fiorentina nel centenario della nascita intitolandole una statua di fronte all’ingresso dell’Università. Sacchi: “E’ la prima dedicata a una donna di scienza”
E’ la prima di una donna di scienza sul suolo pubblico della città. Oltre a Firenze (https://www.lamartinelladifirenze.it/firenze-ricorda-margherita-hack-con-2-giornate-che-ripercorreranno-la-sua-vita-e-le-scoperte/), anche Milano ricorda Margherita Hack a cent’anni dalla nascita con una statua a lei dedicata che è stata inaugurata ieri in Largo Richini nei giardini di fronte all’Università Statale. Il progetto è stato promosso da Fondazione Deloitte, in collaborazione con Casa degli Artisti e con il supporto del Comune di Milano. La scultura ‘Sguardo fisico’ è realizzata in bronzo ed è alta 270 centimetri, a realizzarla è stata l’artista bolognese Sissi, vincitrice del concorso di idee lanciato a luglio dello scorso anno a cui hanno aderito in tutto otto artiste italiane e internazionali. La scultura rappresenta la scienziata come se fosse nata da una delle galassie che studiava. Le mani, di colore oro, sono alzate verso il cielo così come lo sguardo. La scultura “vuole offrire un modello positivo per le future generazioni. Si tratta di un progetto in cui Fondazione Deloitte crede fermamente e che si inserisce in un percorso iniziato due anni fa con l’istituzione dell’Osservatorio sulle materie Stem – ha spiegato Guido Borsani, presidente di Fondazione Deloitte – , nato con l’obiettivo di stimolare ragazze e ragazzi a intraprendere percorsi di studio in ambito tecnico-scientifico”.
Presente all’inaugurazione anche il rettore dell’Università Statale di Milano, Elio Franzini, che ha sottolineato come “l’impegno per una parità tra uomini e donne deve riguardare non solo gli studi ma il mondo del lavoro dove le carriere delle donne sono ancora inferiori a quelle dei loro colleghi maschi”. La scelta di Largo Richini, in una posizione centrale e di grande visibilità vuole fare leva sulla forte valenza simbolica del luogo per gli studenti e le studentesse, che rappresentano i principali destinatari e destinatarie dell’opera. “Le donne nella toponomastica cittadina di Milano sono ancora sotto rappresentate ma si stanno facendo dei passi avanti. Questa è la prima statua di una donna su suolo pubblico a Milano – ha concluso l’assessore alla Cultura, Tommaso Sacchi – e la prima in Italia dedicata ad una donna di scienza. Lasciamo oggi un segno indelebile della volontà di girare pagina su questo tema”.