Lunedì mattina in via Berchet verrà scoperta una targa che ricorda l’assassinio di Ettore Gamondi, direttore delle Officine Galileo: nel pomeriggio la riapertura al cimitero di Rifredi della Cappella dei Partigiani restaurata
Ettore Gamondi, direttore delle Officine Galileo, venne ucciso in via Berchet all’angolo con via Lungo il Mugnone nel giorno in cui Firenze insorse riconquistando la libertà. Era l’11 agosto 1944. Era stato arrestato a marzo dai nazifascisti per la sua opposizione al regime. Nel 1951 fu insignito della medaglia d’argento alla memoria per il suo appoggio al movimento partigiano durante l’occupazione nazifascista della città. Una targa, nel luogo dove il dirigente cadde sarà scoperta domani, 9 agosto alle 10, con una cerimonia a cui parteciperà l’assessore alla Cultura della Memoria Alessandro Martini che sarà presente anche al secondo appuntamento di avvicinamento alla ricorrenza della Liberazione di Firenze le cui iniziative avranno avvio come da tradizione alle 6 del mattino con il suono della Martinella da Palazzo Vecchio: la riapertura della Cappella dei Partigiani (ore 17.30, cimitero di Rifredi) dopo i lavori di restauro eseguiti grazie al contribuito della Regione Toscana e all’impegno delle associazioni antifasciste regionali e provinciali dove riposano quasi duecento partigiani tra uomini e donne che morirono lottando contro l’occupazione nazifascista. I due luoghi entreranno a far parte ufficialmente della “mappa” della memoria della Liberazione di Firenze.
“Sono due momenti molto importanti – sottolinea l’assessore Martini – con cui, alla vigilia delle celebrazioni ufficiali della Liberazione di Firenze, vogliamo ricordare rinnovando la memoria di quei giorni per le generazioni presenti e future grazie a una storia e un luogo forse ancora poco conosciuti. La storia è quella di Ettore Gamondi un personaggio che dette un contributo importante alla opposizione al nazifascismo sia nel suo lavoro di dirigente sia come combattente sempre dalla parte dei valori della demarcazione, della libertà e dell’impegno civile. È un uomo a cui dobbiamo molto e sono felice che le maestranze e gli amici della Flog dopo lavoro della Galileo ci abbiamo sollecitato a collocare questa targa che abbiamo deciso di scoprire pochi giorni prima le celebrazioni solenni dell’11 Agosto proprio per sottolineare il nostro impegno di testimonianza e di trasmissione della memoria”.
L’assessore si sofferma poi sulla Cappella dei Partigiani. “Si tratta di un luogo – aggiunge – molto significativo, fortemente voluto negli anni successivi alla guerra come segno della volontà dei sopravvissuti di ricordare e onore i compagni caduti. Sono stati proprio i partigiani sopravvissuti a recuperare le spoglie dove erano state sepolte, in fretta e furia, nei boschi , sulle montagne, nei luoghi dove si svolsero le battaglie, per dare loro degna sepoltura”.