Il 27 maggio scorso la protesta delle “Mamme di Boboli” contro la decisione contenuta nell’ultimo Decreto del Governo sulle riaperture che dispone il pagamento di tre euro per l’ingresso al Giardino nei fine settimana in quanto inserito nei musei (Palazzo Pitti e Gallerie degli Uffizi) che superano un milione di presenze all’anno. Dichiarazioni di fuoco, levate di scudi, perfino l’interessamento del Parlamento attraverso una interrogazione parlamentare presentata dall’Onorevole Rosa Maria Di Giorgi. Poi su tutto è sceso il silenzio. I referenti portavoce dei residenti hanno inviato una lettera al direttore di Palazzo Pitti Eike Schmidt, da cui dipende il Giardino, che qui di seguito riproduciamo per intero
Gentile Direttore Dott. Schmidt,
in data 27 maggio u.s. è stata organizzata la manifestazione dei cittadini residenti in Oltrarno contro la decisione di chiudere gli ingressi al giardino di Boboli da via Romana e da Porta Romana e di mantenere il solo accesso da Palazzo Pitti con prenotazione on line a pagamento nei giorni di sabato e domenica. Decisioni conseguenti a disposizioni governative in fase di riapertura dopo l’emergenza covid che, però, non tengono conto di ciò che il Giardino di Boboli rappresenta da generazioni di fiorentini, né del fatto che da sempre è l’unico polmone verde del Centro Storico, frequentato gratuitamente dalla popolazione residente praticamente fin dall’anno 1766. Oasi verde amatissima,i primi ricordi d’infanzia, le prime gite nel verde, luogo ricco di vita cittadina vissuta e di storia tramandata da generazioni di fiorentini con orgoglio e senso di appartenenza.
I sottoscritti rappresentanti dei residenti, dei comitati, delle associazioni e dei commercianti sono a chiederLe ufficialmente con la presente, mettendo in copia per conoscenza il sindaco Nardella e la Vicesindaca Bettini, che tali disposizioni vengano corrette e riviste tenendo conto delle consuetudini e degli usi a cui da sempre il Giardino è stato vincolato alla popolazione residente.
Si chiede che da subito vengano riaperti gli accessi al Giardino da via Romana e da Porta Romana come da sempre è stato. L’unico accesso aperto al momento a Palazzo Pitti non è agevole alla popolazione anziana, alle famiglie con bambini, disagiato per le file lunghissime di turisti alla biglietteria e non pienamente fruibile da larghe zone cittadine troppo distanti. Si chiede che venga tolta la prenotazione online per l’accesso il sabato e la domenica e soprattutto si chiede che, per la popolazione residente, l’accesso al Giardino ritorni ad essere gratuito tutti i giorni dell’anno. Siamo certi che Lei saprà interagire ed intercedere con le autorità governative facendo presente i delicati equilibri di gestione in una città come Firenze frequentata si’ da milioni di turisti, ma ancora abitata da residenti che chiedono di essere tutelati nei loro diritti.
In attesa di Suo cortese riscontro, certi del Suo interessamento, convinti della Sua sensibilità a quanto sopra da noi richiesto, disposti anche ad IncontrarLa quanto prima
Porgiamo Cordiali Saluti
I Referenti portavoce: Stefania Brunini, Valentina Casadei, Maria Gloria Casini, Fiorella Grilli, Carla Gifford, Laura Pesavolo, Tatiana Senatori, Fabrizio Valleri, Maria Vannello.