Il sodalizio, che ha partecipato alla protesta del 19 giugno davanti all’ingresso della Maratona, insieme all’ACCVC, lancia una petizione perchè Firenze abbia uno stadio in linea con le ambizioni della città e dei suoi supporter
Come per Roberto Baggio e per Vittorio Cecchi Gori. E adesso per lo stadio. “La storia si ripete in ogni suo aspetto” dicono. Ma loro sono stanchi dei corsi e ricorsi e con una decisione clamorosa hanno avviato una raccolta firme, insieme all’ACCVC, per dire basta al tira e molla delle Istituzioni e soprattutto per ribadire che Firenze deve avere un impianto in linea con le ambizioni di una città e dei suoi supporter.
Loro sono l’Associazione Tifosi Fiorentini che in un lungo post affidato a Facebook ribadiscono “con fermezza l’unione del tifo organizzato” e respingono al mittente “i continui attacchi” che a loro giudizio “ricevono giorno dopo giorno compreso quello plateale di volerci dividere tra sostenitori del Franchi e di Campi”.
“Baggio – raccontano – non fu soltanto una questione di calcio, 30 anni fa. Fu un fatto sociale, politico e di costume. Una storia che sarebbe potuta appartenere alle novelle di Boccaccio o alla congiura dei Pazzi. E un fatto sociale politico e di costume è oggi la questione dello stadio. Noi adesso la viviamo, tra 30 anni qualcuno la racconterà mostrando come stavano realmente le cose, facendo vedere quello che supponiamo e di cui non abbiamo certezza, quello che sappiamo e di cui non possiamo mostrare le prove. Allora tutti avremo la stessa reazione di disgusto e di sgomento perché ancora una volta toccheremo con mano il fatto che la questione è gestita dal potere politico ed economico nell’interesse di pochi e non dei fiorentini, oggi proprio come allora”.
L’associazione, che ha partecipato lo scorso 19 giugno alla protesta organizzata dalla Curva Fiesole, svoltasi in assoluta correttezza e all’insegna dell’ironia tipica fiorentina, culminata con l’arrivo inaspettato verso la fine di Joe Barone, ribadisce la volontà di non volere entrare in questioni politiche.
“Per il bene di Firenze e della Fiorentina – proseguono – noi dobbiamo andare avanti nel mostrare la nostra stanchezza nei confronti del comportamento delle Istituzioni e dei poteri politico-economici dei soliti più o meno noti. Ad oggi sappiamo benissimo che nessuna delle due soluzioni di cui si parla (Campi Bisenzio o restyling del Franchi ndr) è realizzabile ma ribadiamo che noi vogliamo lo stadio! Uno stadio in linea con le ambizioni dei tifosi, con Firenze, la città di Lorenzo il Magnifico, la città in cui lavorarono Brunelleschi, Leonardo, Donatello, Michelangelo, Raffaello, Botticelli e molti altri. In linea con questa Firenze, non con quella che da diversi anni è in svendita”.
Scettica è l’Atf che il Decreto Semplificazioni possa in qualche modo portare a una soluzione della vicenda che ormai si sta trascinando da mesi. “Ci sentiamo in dovere – concludono – di dimostrare quanto sono i tifosi stanchi. Le indiscrezioni raccontano che nemmeno il Decreto sarà di aiuto, una viabilità che non sarà mai realizzata. Ecco il perché della petizione. Vogliamo vedere quanti siamo, vogliamo vedere quanti sono quelli che non tollerano più questa situazione e credono che uno stadio in linea con Firenze sia necessario”.