L’edificio, un tempo ambiente artistico all’interno dell’ospedale psichiatrico di San Salvi, versa in precarie condizioni. Il murale riporta la poesia scritta nel 1951 da Neruda e dedicata alla città. “Lavoriamo perché diventi un museo”
Ristrutturare velocemente il murale presso la Tinaia di San Salvi e tutto il locale di proprietà del Comune , che lo ospita. Lo chiede una mozione del Pd approvata nel Consiglio del Quartiere 2 e lo ha ribadito anche il presidente Michele Pierguidi che ieri ha compiuto un sopralluogo nell’area accompagnato dalla presidente della Commissione Territorio del Quartiere, Caterina Nannelli, e dal presidente della Commissione Cultura Enrico Ricci. “E’ un dovere della nostra Amministrazione, e deve essere fatto al più presto per difendere un luogo importantissimo nel cuore della città – ha ribadito Pierguidi -. Questo spazio deve essere ristrutturato, conservando il murale, e diventare un vero museo per la Tinaia e le migliaia di opere che vi sono conservate”. L’edificio era lo storico spazio de la Tinaia, l’ambiente artistico creato all’interno dell’ospedale psichiatrico dove nel 1978, in occasione della chiusura dei manicomi, venne realizzato il murale che riporta la poesia “La città”, scritta nel 1951 da Pablo Neruda e dedicata a Firenze.
Ma il recupero della Tinaia non è il solo intervento necessario nell’area di San Salvi: “Dobbiamo chiedere l’utilizzo dei fondi del Recovery Plan – ha proseguito il presidente del Quartiere 2 –, e si deve lavorare con il ministro Franceschini, per poter rimettere a nuovo il cinema teatro adesso ridotto a un magazzino, ed eliminare i manufatti provvisori e oggi in rovina, vicini alla scuola Saffi, che sono un elemento di degrado. San Salvi è un polmone verde importante: il Comune si deve impegnare, per la sua parte, a rimetterlo a nuovo e a disposizione dei cittadini; la Asl da parte sua deve recuperare gli edifici dell’area, che non sono solo di grande importanza storica e architettonica, ma sono davvero belli, come Villa Panico, e potrebbero essere preziosi per la collettività. Il Quartiere ne ha bisogno: da tanti e troppi anni se ne parla, oggi dobbiamo davvero tutti insieme dare il via a un recupero che sarà importante per tutta la città”.