A poche ore dall’ingresso della Toscana in fascia rossa, il sindaco invita a mettere da parte le polemiche e chiede al Governo maggiore trasparenza nella comunicazione e sostegno perchè “il 2021 sarà un anno terribile”
“Proprio perché oggi è l’ultimo giorno prima dell’ingresso in fascia rossa vorrei fare un appello a tutti a non considerare questo come l’ultimo giorno di vita e accalcarsi per fare le compere nei negozi o nei centri commerciali”. E’ l’invito pressante rivolto ai fiorentini dal sindaco Dario Nardella, intervistato da Sky TG24 a poche ore dall’ingresso della Toscana nella fascia rossa: quella cioè giudicata a rischio maggiore di contagi Covid. Una decisione presa ieri dal Comitato scientifico di sanità e controfirmata dall’ordinanza del ministro della Salute Roberto Speranza che ha provocato “sorpresa e amarezza” nel presidente della Regione Eugenio Giani il quale non si aspettava un esito di questo tipo.
“Non abbiamo fatto in tempo ad abituarci all’arancione – conferma il primo cittadino fiorentino – che in tre giorni siamo passati al rosso: l’amarezza del presidente Giani ci sta. Ma qui non siamo in un campionato di calcio in cui si retrocede in serie B. Con Giani siamo d’accordo che ci vuole massima unità istituzionale, mettere da parte le polemiche e lavorare pancia a terra in termini di comunicazione e coinvolgimento con i cittadini perché la fascia rossa impone limitazioni ulteriori. Fino a quando non arrivano i vaccini l’unico vero mezzo è evitare i contatti il più possibile. Dobbiamo già da ora metterci nell’ordine di idee di ridurre al massimo le occasioni di uscita perché se saremo capaci potremo ritornare in fascia arancione lavorando anche sulla risposta sanitaria: aumentare i posti letto, soprattutto quelli di terapia intensiva, ridurre i tempi di risposta dei tamponi e la percentuali dei casi positivi sui tamponi e migliorare il tracciamento. Tutti obiettivi sui cui siamo molto uniti nell’impegno e nell’operatività”.
Al Governo Nardella chiede la maggiore trasparenza possibile. “Ho sempre difeso – conclude – il meccanismo dei colori ma è importante che i cittadini sappiano, perché c’è ancora chi lo pensa, che non ci sono motivazioni politiche alla base dei colori. Ma allora siamo più chiari, univoci e trasparenti nella comunicazione così i cittadini comprendono la situazione in cui ci troviamo e i motivi di questi avanzamenti. Firenze è la capitale del turismo e della cultura. Qui si sente moltissimo l’impatto economico: abbiamo assolutamente bisogno che il Governo ci stia vicino non solo ora con i ristori ma anche in prospettiva perché il 2021 sarà un anno terribile dove noi dobbiamo essere capaci di rimettere in grado il Paese di crescere: a partire dalle città importanti del Paese, come proprio la nostra.