Giani e Funaro parlano di “Gesto vile che scredita e offende la memoria del magistrato”. Per Gianfaldoni quanto accaduto “rispecchia la situazione che si vive oggi in città. I cittadini hanno bisogno di tranquillità”
Solidarietà e fermezza nella condanna a un gesto vile e scellerato. Sono queste le parole che più ritornano nelle reazioni alla distruzione nella notte tra sabato e domenica della lapide che ricorda il giudice Antonino Caponnetto ad opera per il momento di ignoti.
“Un gesto vile che scredita la memoria del giudice antimafia Antonino Caponnetto. Tutta la mia solidarietà alla Fondazione a lui dedicata. Ripristineremo la lapide il prima possibile” scrive su X il sindaco di Firenze Sara Funaro, mentre il Governatore toscano Eugenio Giani esprime massima e fortissima solidarietà alla Fondazione che porta il nome del magistrato fondatore del pool antimafia, assieme a Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, usando le stesse parole di Funaro: “Un gesto vile – afferma – che offende la memoria di un grande magistrato nel giardino a lui dedicato sul lungarno di Firenze, città da lui amata e in cui ha testimoniato negli ultimi anni di vita il rigoroso e coerente impegno seguito per tutta la vita per la giustizia, garanzia e supporto fondamentale all’azione di Falcone e Borsellino.
Durissimo infine il commento di Simone Gianfaldoni a nome del Coordinamento dei Comitati sicurezza per Firenze secondo il quale la distruzione della lapide avvenuta nel giardino di Lungarno del Tempio “rispecchia la situazione che si vive oggi in città, una situazione ormai da tempo in peggioramento nei nostri quartieri con aggressioni, spaccio a tutte le ore , illegalità , risse causate spesso da ubriachezza molesta, spaccate continue alle auto in sosta: una condizione che non fa dormire sogni tranquilli ai cittadini. Da tempo la fondazione Caponnetto collabora insieme ai comitati e come coordinamento comitati siamo solidali e con fermezza chiediamo a tutto il governo e alle istituzioni fiorentine di dare risposte forti sul fronte sicurezza. I cittadini hanno bisogno di tranquillità, ormai persa da tempo.
Intanto l’intera area è stata intanto transennata e con l’ausilio delle telecamere di sicurezza sono adesso in corso le indagini per tentare di individuare i responsabili.