Il centrodestra a Palazzo Vecchio: “Progetto divisivo in città da portare al centro delle proposte alternative da presentare agli elettori l’anno prossimo, quando si tornerà a votare per le Comunali”
La linea della tramvia da piazza della Libertà a viale Europa penalizzerà tutto il traffico veicolare a Firenze. Produrrà code ad ogni minimo evento e peggiorerà la fluidità del traffico privato sull’asse fra viale Matteotti e viale Gramsci. Inoltre il lotto 2 della variante del centro storico causerà un impatto notevole e negativo generando problemi anche di fruizione legati allo spezzettamento della linea. A spiccare sono poi è la carenza di offerta di posti auto nei parcheggi scambiatori e la frattura fra il quadrante est ed ovest della città come conseguenza del divieto di svolta che verrà imposto su viale Europa.
Ne sono convinti i gruppi consiliari del centrodestra che oggi a Palazzo vecchio hanno presentato un’analisi di traffico realizzata dallo studio romano Uneed, guidato da Gabriele Giustiniani. Mario Razzanelli di Forza Italia da sempre convinto e fiero avversario della linea 3, Alessandro Draghi di Fratelli d’Italia e Federico Bussolin della Lega sono tornati a parlare di un progetto che considerano divisivo in città e che sarà al centro delle proposte alternative da presentare agli elettori l’anno prossimo, quando si tornerà a votare per le Comunali. “L’impatto della tramvia dopo piazza della Libertà è negativo nei confronti della circolazione delle persone e dei beni – sottolinea il capogruppo di Forza Italia Mario Razzanelli – perché rende impossibile spostarsi in città. La variante del centro, invece, è un’offesa verso tutta Firenze. Non sono un ‘antitramvia’ in senso assoluto, non ho mai contestato le linee 1 e 2, ma si possono trovare soluzioni migliori e più moderne come la tramvia senza pali e fili, come costruiscono in Cina e che qua dicono che non si può fare perché non c’è l’omologazione, oppure quel che sostengo da anni: una micrometropolitana. Sono fiducioso – conclude Mario Razzanelli – perché i fiorentini, nel 2024, potranno esprimersi attraverso il voto e possiamo fermare la tramvia. Lo possiamo fare pagando il 10% al costruttore, risparmieremmo comunque 540 milioni”.
Fratelli d’Italia chiede all’interno dello stesso centrodestra di formare una proposta per le amministrative del prossimo anno che guardi alla tramvia “come infrastruttura da migliorare perché vediamo dai dati che l’offerta pubblica va a strozzare fondamentalmente la mobilità privata. Non rimettiamo in discussione il progetto perché quando andremo a votare, il prossimo 9 giugno, avremo già tutto cantierizzato. Siamo d’accordo con l’espansione verso ovest, quindi qualsiasi progetto per la linea 4, il prolungamento della tramvia a Campi, fino all’Indicatore potrebbe avere un senso. Certamente se deve ancora partire il cantiere della linea che va oltre lo stadio, che va verso Rovezzano noi non la faremo, perché non conosciamo neppure il destino dello stadio”. Per la Lega Salvini “l’offerta pubblica deve convivere con il trasporto privato. Personalmente – spiega il capogruppo Federico Bussolin – credo sia necessaria qualche semplificazione, ad esempio la possibilità per le auto di poter attraversare i binari. Non è possibile penalizzare chi usa il mezzo privato. Siamo convinti che trasporto pubblico locale e mobilità privata possano e debbano convivere”.