Panini consumati a più di 50 metri dal botteghino e i rider dovranno avere con sè l’autocertificazione dettagliata per la consegna a domicilio. L’ordinanza del sindaco firmata oggi, e già in vigore, precisa le misure da seguire nella zona rossa
Il panino col lampredotto si potrà continuare a mangiarlo fuori, a patto però di essere a oltre 50 metri dal botteghino dove lo si è appena acquistato e rispettando la distanza di sicurezza di almeno un metro tra le persone. Nell’autocertificazione poi degli spostamenti per la consegna a domicilio di cibo e bevande, i rider obbligatoriamente dovranno indicare il venditore, il cliente e il percorso da compiere. Sono due degli aspetti più significativi della nuova ordinanza firmata oggi dal sindaco Dario Nardella e subito in vigore per precisare le misure di contenimento del contagio da seguire nella ‘zona rossa’, aiutando così operatori economici e cittadini a interpretare le prescrizioni contenute nel Dpcm del 3 novembre scorso.
Il provvedimento arriva subito dopo la relazione della Polizia Municipale che negli ultimi giorni, malgrado i divieti previsti dal Decreto, ha più volte segnalato assembramenti in diverse parti della città, in particolare nelle vicinanze degli esercizi di somministrazione e vendita di cibo e bevande e in alcune aree verdi comunali.
L’ordinanza prevede dunque la sospensione delle attività dei servizi di ristorazione ad esclusione delle mense e del catering continuativo su base contrattuale a condizione che vengano rispettati i protocolli o le linee guida diretti a prevenire o contenere il contagio. Restano comunque aperti gli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande che si trovano nelle aree di servizio e rifornimento carburante situate lungo le autostrade, negli ospedali e negli aeroporti con obbligo del rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro. Rimane consentita la ristorazione con consegna a domicilio fino alle 22 nel rispetto delle norme igienico-sanitarie sia per l’attività di confezionamento che di trasporto. Come resta permessa, sempre fino alle 22, da parte degli esercizi di somministrazione di cibi e bevande e delle attività artigianali anche la ristorazione con asporto.
Chi effettuerà il servizio da asporto dovrà organizzarlo in modo da assicurare il rispetto delle misure sanitarie, privilegiando la prenotazione on-line o telefonica per appuntamenti dilazionati nel tempo allo scopo di evitare assembramenti all’esterno, consentendo la presenza nel locale dei clienti per il tempo strettamente necessario alla consegna e al pagamento della merce e l’accesso di un cliente alla volta, oltre a un massimo di due operatori addetti alla consegna, in locali fino a 40 mq. Per quelli di dimensioni superiori l’accesso andrà regolamentato in funzione degli spazi disponibili, differenziando entrata e uscita, consegnando al cliente cibi e bevande confezionati o in contenitori da asporto chiusi. Infine dopo le 18 è vietato il consumo di cibi e bevande nei luoghi pubblici e aperti al pubblico.