Sono comparsi da alcuni giorni e sono quelli ipertecnologici che si stanno sperimentando anche in altre parti della città. La Lega Salvini: “Schiaffo in faccia alla cultura, Pierguidi li rimuova subito”
Cassonetti posizionati davanti a un tabernacolo del 1500. Succede a Coverciano, in via dell’Arcolaio a poche decime di metri da Viale Duse e anche dal centro Tecnico Figc in uno dei punti dove è ancora possibile ritrovare e anche riscoprire quella Firenze “di campagna” così simile a quel paesaggio rurale che piace tantissimo agli stranieri ed è facilissimo rinvenire appena lasciati confini comunali cittadini.
I cassonetti sono stati messi da qualche giorno e sono di quelli ipersofisticati, tecnologici e digitali che si stanno sperimentando anche in altri quartieri e prevedono perfino l’uso di una App appositamente studiata da Alia, così come dettato dall’Assessorato all’ambiente retto da Andrea Giorgio, nel progetto che prevede la trasformazione del sistema di raccolta nel capoluogo toscano in un’ottica di Firenze città circolare. Intanto però i contenitori, da qualche mano sapiente e probabilmente poco avvezza alle questioni culturali sono comparsi davanti al Tabernacolo voluto da Baccio Bandinelli che è uno dei segni di riconoscimento del quartiere.
Segnalazioni indignate sono arrivate a Palazzo vecchio da parte degli abitanti di via dell’Arcolaio assolutamente convinti di aver subito una deturpazione e sulla vicenda prende posizione anche la Lega Salvini con il suo capogruppo in Consiglio Federico Bussolin che chiede al presidente del Quartiere 2 Michele Pierguidi di spostarli immediatamente, altrove ma non davanti all’opera. “Nel quartiere – attacca Bussolin – sono tutti molto orgogliosi della presenza del Tabernacolo, la cui veduta oggi però viene negata dai cassonetti posizionati proprio davanti. Ci troviamo di fronte ad un vero e proprio “schiaffo in faccia” alla cultura, di una città come Firenze, che ha il dovere di esporre con tutti gli onori l’opera voluta dallo scultore Baccio Bandinelli. Fu lo stesso Vasari, ricordiamolo, a riconoscerne la grandezza definendolo “artista di fama eterna. Restiamo tutt’ora stupefatti di come sia stato possibile tutto ciò, a Firenze, una delle città d’arte più belle al Mondo. Chi governa questa città, a nostro avviso, deve innanzitutto proteggere e valorizzare tutto il patrimonio artistico e culturale che essa possiede fra i propri confini.”
Secca la replica di Pierguidi: “Non è l’unica lamentela nella zona. Alia non ha consultato il quartiere 2 per il posizionamento dei cassonetti nuovi. E ha sbagliato. Dovranno spostare diverse postazioni, non soltanto quella del tabernacolo di via dell’Arcolaio che chiaramente così non va bene per niente. In tutta la zona di Coverciano ci sono da fare aggiunte e spostamenti”.