Da Campo di Marte a Rifredi momenti di riflessione e di raccoglimento. Il presidente del Consiglio Regionale Eugenio Giani a Sant’Anna di Stazzema per ricordare l’eccidio nazi-fascista dell’11 agosto 1944 che costò il sacrificio di 560 civili inermi
“Celebrare il 25 aprile in questo momento di emergenza per il paese ha ancora più valore perché le risorse migliori per superare questa crisi vengono dalle nostre radici, dai nostri valori, dalla nostra identità”. E’ tutto racchiuso in queste parole del sindaco di Firenze Dario Nardella il profondo significato delle Celebrazioni per la Festa della Liberazione che è stata ricordata questa mattina nell’Arengario di Palazzo Vecchio in una Piazza Signoria deserta, silenziosa e quasi irreale.
Nel pomeriggio le iniziative sono continuate in contemporanea nei luoghi simbolici della Resistenza e della Liberazione, rigorosamente senza la partecipazione del pubblico a causa dell’emergenza Coronavirus.
A Palazzo Vecchio, nel Cortile della Dogana l’assessore alla cultura della memoria Alessandro Martini e il presidente del consiglio comunale Luca Milani hanno deposto una corona alla lapide dei caduti, presente anche Alessio Ducci in rappresentanza di ANED.
Per il Q1 Il presidente Maurizio Sguanci e Alessandro Pini dell’ANPI in piazza Santo Spirito si sono soffermati alla targa dedicata al partigiano Aligi Barducci.
Per il Q2 il presidente Michele Pierguidi si è recato al Sacrario del Campo di Marte; per il Q3 la presidente Serena Perini si è soffermata in raccoglimento al monumento ai Caduti di Pian dell’Albero in piazza Elia Dalla Costa con Rossana Carresi dell’ANPI; Mirko Dormentoni, presidente del Q4 ha deposto una corona al Cippo nel Giardino dei Caduti del 44 in via di Mantignano presente anche Franco Quercioli dell’ANPI e infine il presidente del Q5 Cristiano Balli è stato all’Istituto Farmaceutico Militare in via Reginaldo Giuliani alla lapide che ricorda le vittime della strage di Castello insieme a Giovanna Cini dell’ANPI.
In mattinata infine, dopo aver accompagnato il sindaco di Firenze al monumento ai caduti in piazza dell’Unità dove è stata deposta una corona d’allora, il presidente del Consiglio Regionale Eugenio Giani si è recato a Sant’Anna di Stazzema per commemorare l’eccidio perpetrato l’12 agosto 1944 dalle truppe nazi-fasciste nei confronti della popolazione inerme della piccola frazione dell’Alta Versilia e costato il sacrificio di 560 persone fra cui tante donne, anziani e bambini. “La Festa della Liberazione”, ha ribadito riprendendo la polemica generata dal senatore Ignazio La Russa (FdI) che aveva proposto di accumunare il 25 Aprile alla giornata del ricordo dei caduti di tutte le guerre e dei morti causati dal Covid-19, “non si tocca e non può essere annacquata in nessun modo”.