La cuffietta di Mimì e il kimono di Cio-Cio-San: in mostra i costumi delle eroine di Giacomo Puccini

Il salone di Villa Puccini a Torre del Lago

Il 7 luglio l’inaugurazione alla Villa Museo di Torre del Lago, turris eburnea dove nacquero i titoli più famosi e amati del Maestro lucchese di cui ricorre il centenario della morte

Il costume di Madama Butterfly davanti al paravento, dono dal Giappone per Giacomo Puccini

La cuffietta rosa di Mimì e la mantiglia di cui Manon Lescaut si serve per nascondere i suoi gioielli, il travestimento da popolana di Magda ne La Rondine e quello da aristocratica della sua cameriera Lisette, il kimono di Cio-Cio-San in Madama Butterfly: non c’è opera di Giacomo Puccini in cui il costume non costituisca un elemento centrale, immediatamente identificativo della sua protagonista. Proprio questi costumi sono i protagonisti alla Villa Museo Puccini di Torre del Lago di Sei tutta vestita di giglio…, la mostra che si inaugura il 7 luglio e presenta per la prima volta gli abiti originali realizzati per le protagoniste femminili de La Bohème, Manon Lescaut, Tosca e di altri immortali capolavori, realizzati dalla Casa d’Arte Cerratelli, prima sartoria teatrale e cinematografica in Italia, e gentilmente concessi per l’occasione dalla omonima fondazione che ne ha raccolto l’eredità. L’esposizione, che prende in prestito il titolo da uno dei più romantici e conosciuti brani del primo atto di Madama Butterfly, sarà visitabile fino al 29 novembre ed è promossa dalla Fondazione Simonetta Puccini e curata da Diego Fiorini, direttore della Fondazione Cerratelli, e da Manuel Rossi, direttore del comitato scientifico della Fondazione Simonetta Puccini.

La Villa Museo di Torre del Lago (Foto di Mky Media di Michele Cordoni)

Abiti indossati in diverse rappresentazioni delle più grandi dive della lirica italiana e mondiale, tra cui Virginia Zeani, Magda Olivero, Renata Scotto, Mietta Sighele e Maria Chiara, che accompagneranno i visitatori nell’anno centenario dalla morte del grandissimo compositore lucchese lungo tutto il percorso espositivo in quello che fu il rifugio pucciniano per eccellenza, la “turris eburnea” dove nacquero i titoli più famosi e amati in tutto il mondo. La Fondazione Cerratelli nasce nel 2005 con l’obiettivo di preservare e valorizzare l’immenso patrimonio dell’omonima sartoria, fondata nel 1914 dal baritono Arturo Cerratelli, uno dei primi interpreti di Marcello ne La Bohème e carissimo amico di Puccini. Tra gli anni Venti e Trenta, il marchio Cerratelli divenne uno dei più apprezzati a livello internazionale, realizzando creazioni per i più grandi teatri del mondo come il Colón di Buenos Aires e la Metropolitan Opera House di New York. Nei suoi ottant’anni di attività, l’azienda ha collaborato con i maggiori registi del Novecento, cucendo abiti per Jacques Copeau, Giorgio Strehler, Eduardo De Filippo, Luchino Visconti e Franco Zeffirelli: oltre 30mila i costumi teatrali e cinematografici conservati nell’archivio insieme a una vasta collezione di cartamodelli che costituiscono una tra le più importanti raccolte di costumi, abiti e materiali sartoriali esistenti.

Intanto proseguono le conversazioni sull’opera, promosse dalla Fondazione Simonetta Puccini, che vedono Silvia Gasperini, pianista in numerosi concerti lirici in Italia e all’estero, illustrare al pubblico i passaggi musicali delle varie opere per poi commentarne le parti fondamentali del libretto. Dopo l’avvio con Edgar, sabato 13 luglio toccherà a Manon Lescaut primo vero successo di Giacomo Puccini, mentre il 20 luglio protagonista sarà la Bohème con la sua “vita gaia e terribile”, inno alla giovinezza e alla spensieratezza. Poi il 9 agosto sarà il turno di Tosca, forse l’opera più drammatica concepita dal Maestro sul dramma di Victorien Sardou dove tutti e quattro i personaggi principali alla fine muoiono. Gli appuntamenti si concluderanno sabato 31 agosto con la piccola ed esotica Madama Butterfly. Gli incontri saranno introdotti dall’esecuzione di arie pucciniane e di alcuni brani per pianoforte: nei mesi di luglio e agosto anticiperanno la messa in scena dei melodrammi, la sera stessa, al Gran Teatro Giacomo Puccini, in occasione del 70° Festival Puccini.

Luciano Mazziotta: Luciano Mazziotta è nato a Firenze nel 1960. Giornalista professionista, nel tempo ha lavorato per La Nazione, la Repubblica (redazione di Milano), la Prealpina di Varese e diverse altre testate locali lombarde occupandosi di politica, cronaca, cultura e spettacoli. E’ tornato a vivere a Firenze nel febbraio 2019 dopo 30 anni passati a rincorrere personaggi e a raccontare fatti ed eventi, alcuni anche eclatanti.