Il candidato civico sostenuto dal centrodestra si è presentato dai carabinieri dopo le affermazioni dell’assessore all’ambiente
La campagna elettorale, proprio nelle ultime ore, finisce davanti ai Carabinieri. Come riporta La Nazione Eike Schmidt ha querelato per diffamazione aggravata l’assessore all’ambiente del Comune di Firenze e coordinamento Dem Andrea Giorgio che lo aveva pesantemente attaccato con parole giudicate dal candidato civico sostenuto dal centrodestra troppo aggressive. E, appunto, diffamanti secondo quanto avrebbe detto ai suoi. Così ieri pomeriggio, accompagnato dalla moglie si è presentato al comando stazione Uffizi dei carabinieri. A farlo scattare è stata la frecciata al veleno di Giorgio ripresa poi dalle agenzie di stampa e dai mezzi di informazione: “Schmidt la smetta di prenderci in giro: dichiara che la destra estrema non l’ha votato, ma con lui ci sono Casapound e razzisti“. Poi l’affondo che ha fatto infuriare il candidato sostenuto dal centrodestra: “Non solo aveva tutti i partiti di destra a sostegno, compreso quello con la fiamma tricolore nel simbolo, ma dopo essere stato candidato da Donzelli, Sangiuliano e Meloni ha messo in lista e non ha mai preso le distanze da neofascisti, razzisti e personaggi imbarazzanti di ogni tipo”. Ri ferimento neppure troppo velato alla circostanza che in caso di vittoria del centrodestra a Palazzo Vecchio potessero entrare Christian Caglieri, ex Casapound, Barbara Nannucci, “sostenuta dal movimento di destra estrema Lealtà Azione in lista per la Lega” e Alessio Di Giulio “già condannato per istigazione all’odio razziale”.
Schmidt non aveva perso tempo per replicare: “Con grande arroganza il Pd ripete le stesse posizioni ideologiche, chiudendosi le orecchie su problemi come la sicurezza, che per loro è un problema solo di percezione, non reale, e ripetendo sempre le stesse affermazioni, le stesse falsità, anche per quanto riguarda la mia presunta e finta associazione all’estrema destra. Da tedesco, anche se nato decenni dopo la seconda guerra mondiale, mi vergogno delle cose che i tedeschi hanno fatto in Italia e in tutta Europa. Mi vergogno e per questo sono antifascista sin dall’inizio. E questo non cambierà mai”. In quell’occasione aveva poi ribadito la sua iscrizione all’Aned, l’Associazione nazionale ex deportati nei campi nazisti. Pare che l’ex direttore degli Uffizi non abbia intenzione di ritirare la querela. Le scuse pubbliche stavolta potrebbero non bastare, con l’imbarazzo evidente del Pd che si ritrova adesso questa patata bollente a poche ore dal termine della campagna elettorale.