Bussolin (Lega Salvini) la mette sopra quella della Pace. Bundu (SPC) la strappa dalla postazione di Cocollini. Milani: “Non abbiamo dato un grande spettacolo della nostra funzione”
E’ bagarre in Consiglio Comunale per l’esposizione della bandiera di Israele. Seduta tumultuosa quella di oggi pomeriggio nel Salone de’ Dugento a causa della duro confronto andato in scena fra maggioranza e opposizione complice il vessillo con la stella di David messo sopra quello della Pace ormai posizionata in pianta stabile fra i banchi della Giunta. Tutto è cominciato quando l’assessore al personale Maria Federica Giuliani ha attaccato sui banchi le foto di Cutro ad un anno di distanza dalla strage dei migranti. A quel punto il capogruppo della Lega, Federico Bussolin, con una contromossa abilissima ha deciso di piazzare la bandiera di Israele sopra quella della Pace.
Dopo che gli agenti della Municipale presenti per assicurare il corretto svolgimento della riunione consiliare hanno tolto la bandiera dello stato ebraico (per regolamento sono ammesse quelle dell’Italia, quella europea, il gonfalone di Firenze e quella appunto della Pace) è poi toccato a Emanuele Cocollini. Il vicepresidente del Consiglio, del gruppo Centro, e presidente dell’associazione Italia-Israele Firenze, ha tirato fuori a sua volta un’altra bandiera di Israele. Prima indossandola come un mantello, poi stendendola sulla postazione dedicata alla vicepresidenza. Sono volate le urla dal Pd: “È una provocazione”: un attimo dopo è stata bagarre totale con Antonella Bundu di Sinistra Progetto Comune, che da sempre ha posizioni filo-palestinesi, arrabbiatissima che dopo aver protestato con il presidente Luca Milani si è diretta verso il banco di Cocollini agguantando la bandiera e portandola via. Ne è nato un confronto duro, sia con Cocollini che con il coordinatore di Fratelli d’Italia in città, Jacopo Cellai. A quel punto Milani non ha potuto fare altro che sospendere i lavori convocando la riunione dei capogruppo. “Quella bandiera non ci può stare. Non ci può essere una bandiera di uno stato estero se non concordato”, ha detto Bundu rivolgendosi a Milani.
La seduta è ripresa dopo circa mezz’ora con le scuse dello stesso Milani. “Non abbiamo dato un grande spettacolo della nostra funzione istituzionale – ha detto il presidente del Consiglio Comunale -, di questo mi dispiace e mi scuso con i cittadini, gli assessori, il personale che lavora”.