Il ritratto, uno dei capolavori del Vecellio, è custodito nella capitale austriaca dal Kunstistorisches Museum, che lo concede rarissimamente in prestito: sarà l’‘inquilino’ della sfarzosa sala Bianca fino a gennaio
Fuori dalla sua “casa”, il Kunsthistorisches Museum di Vienna, ci va pochissimo. Ma questa volta l’occasione era speciale perché da oggi e fino al 16 gennaio 2022 “alloggerà” nella bellissima Sala Bianca di Palazzo Pitti nell’ambito della mostra a lui dedicata che vuole far conoscere la sua figura di antiquario, architetto, orafo, scrittore, collezionista e mercante d’arte, attraverso un’opera famosissima: il suo ritratto dipinto da Tiziano. “Un ospite da Vienna: Jacopo Strada” è il titolo dell’esposizione presentata oggi alla presenza del direttore delle Gallerie degli Uffizi Eike Schmidt e della direttrice del Kunstistorisches Museum Wien, Sabine Haag.
Strada, nato a Mantova intorno al 1515 e morto a Vienna 1588, fu senza dubbio tra le figure più culturalmente energiche e poliedriche nell’Europa del Cinquecento. Nel 1546, andato a vivere in Germania, avviò una fruttuosa attività come consulente d’arte dei maggiori collezionisti del tempo tra i quali l’imperatore Ferdinando I d’Asburgo e il duca di Baviera Alberto V. I numerosi viaggi in Italia, alla ricerca di sculture antiche, medaglie, disegni e dipinti dei maggiori maestri del Rinascimento, lo portarono in particolare a Roma e a Venezia, dove nel 1567 tentò invano di acquistare la collezione del senatore Gabriele Vendramin, amico e committente di Tiziano. Risale proprio a questa occasione l’incontro con il pittore e la realizzazione del dipinto ora esposto in sala Bianca. Tiziano riuscì a interpretare in modo originale la personalità del protagonista, rinunciando a metterlo in posa e scegliendo piuttosto di rappresentarne un frammento di vita.
Molti altri oggetti preziosi, disposti accuratamente nel piccolo ambiente, concorrono a definire una scenografia ideale e celebrativa del facoltoso antiquario. Il rapporto con l’artista veneto, che probabilmente fu anche intesa d’affari, viene infine ribadito nell’intestazione della lettera in primo piano, su cui si legge “al Mag(nifico) Sig (nore) il Sig (nor) Tit (iano) Vec (ellio).
“Con l’esposizione del ritratto di Jacopo Strada – uno dei capolavori più famosi di Tiziano – dice Schmidt- , si apre con il botto la stagione autunnale degli eventi espositivi delle Gallerie degli Uffizi. Nei prossimi mesi si aggiungeranno mostre che spaziano dall’infanzia nell’antica Roma all’arte contemporanea, dalla più antica raffigurazione pittorica del Conte Ugolino dantesco fino all’impegno contro la violenza contro le donne”.
La mostra pone il ritratto in dialogo con una piccola Venere antica scolpita in marmo, simile a quella tenuta tra le mani dallo Strada nel dipinto. Questa opera, ancorchè di ridotte dimensioni, vanta una lunga e prestigiosa storia collezionistica. Carte d’archivio testimoniano la sua presenza sui palchetti della Tribuna almeno a partire dagli inizi del XVIII secolo. “Sono certa che questo meraviglioso dipinto – aggiunge Haag – stimolerà interessanti discussioni e intratterrà gli ospiti degli Uffizi nei prossimi mesi”.