L’organizzazione ambientalista lancia l’idea di un concorso a inviti gestito da una commissione “ad hoc” per adattare l’impianto alle nuove esigenze del Calcio
Dalla sezione di Firenze di Italia Nostra riceviamo un intervento sulla vicenda del restauro del Franchi alla luce anche delle recentissime posizioni espresse dal Patron della Fiorentina Rocco Commisso circa un possibile restyling della stadio in alternativa all’ipotesi di nuovo impianto alla Mercafir. Intervento che qui di seguito pubblichiamo
Sulla questione del nuovo stadio della Fiorentina, il Sindaco Nardella alla vigilia di Natale è stato nuovamente smentito sulle possibilità di restauro e restyling dello stadio Franchi. Dopo le smentite delle settimane passate circa la possibilità di adattare il Franchi alle nuove esigenze di stadio di calcio (copertura di tutti i settori del pubblico e realizzazione di tribune laterali vicine al terreno di gioco), ora ha incassato un’ulteriore smentita dal Soprintendente Pessina circa la possibilità di vendere lo stadio alla Società Calcio Fiorentina.
La smentita ha del clamoroso perché arrivata in diretta nel corso della conferenza stampa congiunta indetta (in modo irrituale, in contemporanea coi lavori del Consiglio Comunale) in Palazzo Vecchio, al termine di un incontro con lo stesso Soprintendente: l’episodio è grave non solo perché denuncia ignoranza circa la gestione dei beni culturali che chi è chiamato ad amministrare Firenze non può permettersi, ma perché dimostra come i motivi addotti al trasferimento del nuovo stadio nell’area Mercafir siano pretestuosi, argomenti a posteriori usati per avallare una scelta urbanistica sbagliata e imposta in continuità con le giunte Domenici e Renzi, senza alcun dibattito pubblico.
Per fortuna, le reazioni negative ad una azione autorizzativa (sbandierata come “fast, fast, fast”, in realtà oggetto, dopo l’adozione delle due varianti, di consistenti e argomentate osservazioni negative, a cui l’Amministrazione dovrà rispondere, e che fanno già da ora intravedere un iter autorizzativo difficile) hanno indotto anche il patron della Fiorentina Rocco Commisso a ritornare sulla sua idea iniziale di un restauro/riadattamento dello stadio Franchi.
Italia Nostra non può che esprimere soddisfazione perché vede concretizzarsi quanto, assieme al gruppo di firmatari dell’appello “Salviamo il Franchi”, era stato richiesto in un documento puntuale presentato nella conferenza stampa del 4 dicembre 2019, al quale rimandiamo per la parte propositiva.
Poiché le reazioni del Sindaco a questo nuovo scenario risultano caratterizzate da uno stato di confusione, vorremmo ribadire alcune proposte che, a nostro avviso, sono necessarie per avviare a soluzione questa importante questione:
1.Assodato che la realizzazione di un nuovo stadio, e in particolare nell’area Mercafir, sia contraria ad una seria idea di sviluppo urbanistico sostenibile per Firenze e per l’area metropolitana fiorentina, e che quindi l’unica prospettiva credibile sia di confermare l’attuale stadio Franchi del Campo di Marte come campo di calcio della Fiorentina, proponiamo questa ipotesi di lavoro come quella che può dare esiti positivi e in tempi rapidi:
Che venga chiarito, in via preliminare, la questione della proprietà del Franchi fra Amministrazione Comunale e Società sportiva Fiorentina, in modo da capire le modalità e l’architettura finanziaria con cui saranno sostenute le spese del restauro/restyling del Franchi;
Chiarito ciò, si passi ad una fase progettuale che, date le caratteristiche di monumentalità dello Stadio Franchi, dovrebbe avvenire come concorso ad inviti secondo una modalità ampiamente consolidata, e cioè:
A. La gestione del concorso dovrebbe essere affidata ad una Commissione creata ad hoc e così formata: un rappresentante dell’Amministrazione Comunale, uno della Società Calcio Fiorentina, uno della Soprintendenza MIBACT di Firenze, un esponente autorevole della disciplina del Restauro Architettonico, un esponente autorevole dell’architettura e dell’ingegneria del ‘900 e di Nervi in particolare, un autorevole strutturalista e un architetto con esperienze professionali nella realizzazione di stadi di calcio.
B. Compiti di questa Commissione: 1. La predisposizione di un bando dove siano chiaramente indicati sia le esigenze e gli interventi di adattamento della struttura del Franchi, sia il quadro dei vincoli indicati dall’autorità di tutela e che devono essere rispettati dalla proposta progettuale; 2. Individuare un numero ristretto (quattro o cinque) di professionisti, giudicati sulla base della attività professionale già maturata, come i più idonei a formulare un progetto sulla base del bando predisposto dalla Commissione; 3. Valutare e giudicare il vincitore delle proposte progettuali presentate, al quale fare affidare l’incarico di predisporre la parte esecutiva del progetto.
2. Il Sindaco Nardella continua a sostenere l’ipotesi Mercafir per la realizzazione di un secondo nuovo Stadio a Firenze e il mantenimento del vecchio Stadio Franchi, per il quale ha addirittura annunciato l’intenzione di aprire un dibattito pubblico sul suo utilizzo (dopo il trasferimento della Fiorentina a Novoli!). Riteniamo questa ipotesi semplicemente incoerente e lesiva nei confronti di un reale percorso partecipato. Se realmente il Sindaco è interessato al coinvolgimento dei cittadini, si apra un dibattito pubblico sulla scelta di realizzare un nuovo stadio di calcio nell’area Mercafir e sul mantenimento del Franchi come stadio per il campionato di calcio.
Italia Nostra Sezione di Firenze