Dopo il taglio dei 17 pini in Viale Redi andato in scena nelle primissime ore di domenica 4 giugno, ospitiamo l’intervento di Mario Bencivenni, vicepresidente della sezione fiorentina di Italia Nostra
“Come per un blitz anticrimine”: così si è mossa nelle prime ore di domenica 4 giugno l’amministrazione comunale per abbattere 17 pini di viale Redi, dal tratto da via del Ponte all’Asse sino a via Bellini. Furtivamente, con l’occasione della pulizia delle strade, senza transenne né protezioni si è operato per l’abbattimento e i tagli sino alle ore 5.00 circa del mattino. I cittadini, aggirati e svegliati per questa operazione, hanno trovato uno spiegamento di carabinieri, vigili urbani e agenti della DIGOS, come se fosse un’azione antiterrorismo. Il tutto per fronteggiare le centinaia di cittadini e le associazioni che da quasi un anno si stanno opponendo con ragioni, argomenti e azioni pacifiche e di cittadinanza attiva ad un progetto che ha alla base una relazione tecnica carente e viziata da una descrizione di uno stato di fatto da modificare non corrispondente alla realtà.
Un’amministrazione che non è capace di dialogare, che non è capace di intavolare un confronto tecnico nel merito delle questioni, nel merito di un progetto surrettizio di apparente riqualificazione e lacunoso da un punto di vista tecnico, sa solo imporre manu militari una scelta urbanistica che oltre che costosa si risolverà dannosa e inefficace. Si tagliano alberi adulti a pochi giorni dall’inizio dell’estate. Si aumenteranno così gli effetti negativi dell’isola di calore, dell’inquinamento e della sicurezza stradale. La soluzione che si è adottata amplificherà ciò che si voleva evitare. È come il medico che somministra il farmaco che uccide anziché guarire.
Già un anno fa, prima e dopo l’abbattimento del primo tratto di filari di Viale Redi, e poi, recentemente, a seguito dei primi presidi dei comitati, nello scorso maggio, Italia Nostra ha inviato documentazione e richieste di incontro all’amministrazione comunale e alla Direzione Ambiente. Richieste che non sono state prese in considerazione, tradendo la legge comunale sulla partecipazione, quella regionale, quanto richiesto sul coinvolgimento dei cittadini dalla legge 10/2013, nonché negando ogni possibilità di co-progettazione. Dopo l’ennesimo atto di forza dell’amministrazione, reiteriamo la richiesta di un momento di confronto tecnico di merito rispetto al progetto di pretestuosa “riqualificazione” di Viale Redi, visto che non sussistono ragioni reali al taglio sistematico dei pini del Viale.