Il movimento fondato da Gianluigi Paragone ha presentato i suoi eletti in Toscana fra cui spicca Andrea Asciuti ex consigliere Lega a Palazzo Vecchio. “Impossibile restare in un partito che appoggia un Governo che impedisce ai lavoratori di guadagnarsi da vivere onestamente. Farò un’opposizione costruttiva”
“La prima volta abbiano usato il buon senso e non abbiamo fatto nulla, la seconda non ci fermeranno e dovranno gestirla”. Italexit, il movimento No-green pass e No-Euro fondato dal senatore Gianluigi Paragone, approda in Toscana e mentre si appresta a entrare in Consiglio comunale con Andrea Asciuti ex Lega uscito a causa di incongruenze sul green pass e sull’obbligo vaccinale, proprio con il suo leader piazza un duro attacco contro l’amministrazione Nardella “rea” a suo dire di non aver concesso piazza Santa Croce per una manifestazione che il movimento aveva in animo di organizzare in città. “Ad oggi – dice Paragone – non abbiamo avuto risposte. Abbiamo mandato numerose email, più di un mese fa, senza che nessuno si sia degnato di considerarci. Volevamo dire la nostra sul green pass e dare pieno sostegno a quei lavoratori privati dei loro diritti fondamentali. Il sindaco Dario Nardella, il prefetto e il questore evidentemente non hanno voluto. Siamo in un momento storico durante il quale è possibile scendere in piazza contro la guerra, ma è vietato farlo se si contestano Draghi e Speranza”.
Alla presentazione, tenutasi all’hotel Orto dei Medici, erano presenti anche il coordinatore regionale Loredano Ghirardini, il candidato sindaco per Pistoia Carla Breschi, Luca Carti consigliere comunale a Scandicci, Marzia Lucchesi, consigliere comunale a Massarosa, Manuel Laurora, consigliere comunale a Pisa e Angela Castiello, consigliere comunale a Carmignano. Tutti delusi dal centrodestra, che giudicano troppo arrendevole su temi come la pandemia, la pressione fiscale e le politiche messe in campo per arginare il caro bollette e gli aumenti dei carburanti. “La mia crisi con la Lega – racconta Asciuti – si è concretizzata nel 2019, quando ho cercato in ogni modo di difendere i fiorentini ed evitare che la caserma Vittorio Veneto cambiasse destinazione d’uso. Già in quel momento ho iniziato a pormi mille domande. Per me la politica è passione, non certo un lavoro o un guadagno. Poi c’è stato il Covid, il lockdown, la distruzione dell’economia locale e di quella nazionale. Aziende familiari che, dall’oggi al domani, non hanno più saputo come fare per mettere insieme il pranzo con la cena. A quel punto ho capito che non potevo restare in un movimento disposto ad appoggiare un governo, quello presieduto da Draghi, che ha impedito ai lavoratori di guadagnarsi onestamente da vivere. Un esecutivo che ha diviso Italiani di serie A da Italiani di serie B. Solo in base ad un vaccino. Non sono io ad essermi allontanato dalla Lega, è la Lega che ha cambiato idee rispetto a quelle con le quali si è presentata davanti agli elettori. Paragone è stato il primo a contestare il governo Draghi al momento del suo insediamento”. In Consiglio Comunale Italexit farà un’opposizione costruttiva e propositiva con lo scopo di migliorare la città e dare respiro ai fiorentini da punto di vista delle tasse.
“Oggi è un giorno molto importante per il nostro movimento – ha concluso Paragone. – C’è un lavoro importante da svolgere, ma questo è un inizio significativo. È la dimostrazione che vogliamo essere presenti sul territorio, rappresentare davvero le difficoltà e le esigenze dei cittadini. Il centrodestra non viene più avvertito come un soggetto che ha una sua identità politica. Tra la gente, ma persino dentro il Palazzo. Stanno insieme solo per convenienza personale. Ormai tra Brunetta, Ronzulli o Speranza la differenza è impercettibile. I programmi dei Cinque Stelle prima e della Lega poi sono carta straccia. Hanno tradito i loro elettori”.