Da oggi l’Altana della Biblioteca porta il nome della consigliera comunale di Rio de Janeiro, paladina dei diritti umani e delle donne, assassinata a 38 anni da alcuni sicari mentre tornava a casa dopo un dibattito
Da oggi l’Altana della Biblioteca delle Oblate porta il nome di Marielle Franco, consigliera comunale di Rio de Janeiro, paladina della lotta delle donne e della difesa dei diritti umani, uccisa nel 2018. La cerimonia si è svolta questa mattina a porte chiuse causa emergenza Covid presenti fra gli altri gli assessori alla Toponomastica Alessandro Martini, alla cultura Tommaso Sacchi e alle Pari Opportunità Benedetta Albanese oltre alla console del Brasile Daniela De Souza, a Paola Galgani e Cristina Arba della Camera del Lavoro, e ad Ana Luiza De Souza dell’associazione Casa do Brasil em Florença.
“Una donna – ha detto Martini – trucidata tre anni fa per mano ancora ignota ma mossa dall’odio, dalla violenza e dalla volontà di mettere a tacere una persona che si è sempre battuta per una buona politica, per il riscatto di tanti fragili, deboli e perseguitati nelle favelas brasiliane. Marielle Franco è diventata un simbolo di questo impegno in tutto il mondo e Firenze, città dell’accoglienza, di attenzione alla dignità delle persone, ha voluto dedicarle un luogo di cultura nel cuore della città, frequentato dai giovani e posto in alto”.
Trentotto anni, prima donna nera eletta in Consiglio Comunale a Rio de Janeiro ed attivista per i diritti degli emarginati, Marielle Franco fu assassinata da alcuni sicari mentre stava facendo ritorno a casa dopo aver partecipato a un dibattito sulla violenza contro le donne afroamericane nelle favelas. Con lei morì anche il suo autista, Anderson Pedro Gomes, mentre una collaboratrice seduta di fianco a Marielle rimase ferita.
“Dedicarle la terrazza delle Oblate – aggiunge Sacchi – vuol dire dare titolo e raccontare la vita di una giovane politica, sociologa e attivista per i diritti umani che si è battuta per i diritti umani e per migliorare la vita delle sue concittadine e dei sui concittadini. Ma di fatto significa anche ricordare alle migliaia di studentesse e di studenti che torneranno a frequentare presto questo luogo che quella vita è stata una vita importante per tutti noi. Marielle Franco era una donna libera e qui continuerà a vivere attraverso questa intitolazione”.
La richiesta di intitolare un luogo alla attivista era stata avanzata dalla Camera del Lavoro di Firenze insieme alla Casa do Brasil em Florença e col sostegno del sindacato brasiliano Cut. “Chiunque passerà da questa altana e vedendo un nome che magari non conosce avrà la curiosità e la voglia di approfondire la vita di Marielle Franco, la sua storia – conclude Albanese -. Oggi è un momento importante perché attraverso la storia di una donna coraggiosa e straordinaria anche noi siamo impegnati a portar avanti una battaglia per i diritti sociali, i diritti civili di tutte le minoranze”. Emergenza sanitaria permettendo l’amministrazione sta lavorando per organizzare nei prossimi mesi un evento aperto al pubblico dedicato a Marielle proprio sulla terrazza delle Oblate.