Come in Santo Spirito striscioni contro degrado e malamovida ma anche contro l’assedio e i bivacchi dei divoratori di schiacciate che rendono la vita impossibile in via de’ Neri
Dopo Santo Spirito piazza Signoria. La giornata di doppia protesta contro degrado e movida molesta è proseguita ieri pomeriggio con un ulteriore flash mob in via dei Gondi a pochi centimetri dall’ingresso laterale di Palazzo Vecchio.
Oltre ai residenti di Santo Spirito che in mattinata avevano esternato tutta la loro rabbia per le notti sempre più alcoliche e piene di frastuono che ormai senza soluzione di continuità continuano a viversi in una delle piazze più antiche e affascinanti della città incassando la solidarietà totale del critico d’arte Vittorio Sgarbi (https://www.lamartinelladifirenze.it/mala-movida-e-degrado-esplode-la-rabbia-di-s-spirito/), a ritrovarsi in strada questa volta sono stati i rappresentanti degli altri comitati dell’Oltrarno: Progetto Firenze, Ma noi quando si dorme, Ridateci il silenzio, Palomar Palazzuolo, Piazza Madonna degli Aldobrandini, Per la viabilità e il decoro di Santa Croce e via de’ Neri, San Felice. Tutti insieme per riaffermare il proprio diritto al riposo e a notti più tranquille, senza dover essere minacciati da ragazzotti ubriachi marci se ci si affaccia alla propria finestra dicendo di smetterla di fare casino.
Come a Santo Spirito anche qui il sindaco Dario Nardella non si è visto ma si è fatto sentire a distanza ribadendo la disponibilità a un confronto più volte promesso e non ancora avvenuto. Intanto ieri pomeriggio, oltre a movida molesta e degrado, i vari comitati di cittadini hanno nuovamente messo l’accento anche sul problema dei bivacchi in via de’ Neri, ormai per tutti Borg’Unto, e nelle vie immediatamente vicine tornati prepotentemente d’attualità dopo la fine del lockdown e i primi ritorni di turisti italiani e stranieri in città.
A questo proposito, dopo l’ordinanza su Santo Spirito che vieta la vendita di alcol al dettaglio per minimarket, vinaini, forni e tabacchi dalle 20 alle 6 del mattino successivo, Nardella, pressato dalle sempre più diffuse proteste di residenti e negozianti della strada che devono affrontare un vero e proprio calvario tutti i giorni per uscire o rientrare nelle proprie abitazioni oppure per aprire i propri esercizi commerciali diversi da quelli di alimentari e schiacciate, aveva annunciato un successivo provvedimento specifico per via de’ Neri: un sorta di divieto di mangiare panini e sedersi sui marciapiedi. Niente di nuovo perché un qualcosa di simile era già stato tentato nel passato recente con esiti però scarsi: ma stavolta l’ordinanza sarebbe anche in chiave anti-Covid perché come ha spiegato il primo cittadino “il rischio c’è e va monitorato”. Questa seconda ordinanza sarebbe già stata affidata al comandante della Municipale Giacomo Tinella e al capo di gabinetto del sindaco Pierfrancesco Ungari. Vedremo anche qui gli esiti.